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Ambiente Santarcangelo

Entro maggio aprirà la Casa dell'Acqua. Firmato protocollo

In foto: Come già accaduto a Rimini alcune settimane fa, anche a Santarcangelo aprirà la “Casa dell’acqua”. La giunta comunale ha approvato il protocollo d’intesa con Hera e Romagna Acque per l’installazione di una fonte erogatrice di acqua liscia e gassata nell’area Campana.
Come già accaduto a Rimini alcune settimane fa, anche a Santarcangelo aprirà la “Casa dell’acqua”. La giunta comunale ha approvato il protocollo d’intesa con Hera e Romagna Acque per l’installazione di una fonte erogatrice di acqua liscia e gassata nell’area Campana.
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sab 23 apr 2011 13:33 ~ ultimo agg. 00:00
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Il costo della struttura, che sarà operativa entro maggio, sarà di circa 23.800 euro, quasi 12mila a carico del comune.

La nota stampa del comune

A breve, la città di Santarcangelo avrà sul proprio territorio la cosiddetta “Casa dell’acqua”, altresì denominata “Acqua del sindaco”. La Giunta comunale ha infatti approvato il protocollo d’intesa tra l’Amministrazione comunale, Hera Spa, Romagna Acque e Adriatica Acque per l’installazione di una fonte erogatrice di acqua liscia e gassata (a temperatura ambiente o refrigerata) che verrà collocata entro il mese di maggio presso l’Area Campana e subito dopo inaugurata.

Il sindaco Mauro Morri spiega le ragioni principali che hanno portato all’adesione al progetto già sperimentato in altri Comuni, tra cui Rimini, Forlì, Cesena, Ravenna, Bologna e Ferrara. “Si tratta in sostanza – dichiara il primo cittadino di Santarcangelo – di compiere un ulteriore passo in avanti nella promozione dei temi legati alla sostenibilità ambientale con l’invito che rivolgo a tutti i cittadini per un utilizzo sempre più frequente ed assiduo dell’acqua del rubinetto e quindi la conseguente riduzione dei rifiuti plastici provocati dal consumo di acqua in bottiglia”. L’Amministrazione comunale ricorda infatti che solo nello scorso anno in Italia sono stati raccolti circa sei miliardi di bottiglie di plastica, pari a 40 volte la circonferenza della Terra e che nel nostro Paese ogni anno circolano, per trasportare la sola acqua minerale, 300mila Tir. Senza dimenticare poi che l’Italia detiene il primato europeo di consumo pro capite di acqua minerale in bottiglia: 194 litri all’anno.
“Dati impressionanti – aggiunge il sindaco Morri – che non ci possono lasciare indifferenti. E’ da queste premesse quindi che aderiamo con entusiasmo a questo progetto, considerando altresì che l’acqua del rubinetto oltre ad essere sicura e controllata dagli organi sanitari preposti è anche economica, dal momento che un litro costa poco più di 0,001 euro, 500 volte in meno di quella minerale”. “Una volta installata la fonte erogatrice presso l’Area Campana – conclude il sindaco – i cittadini potranno prelevare acqua liscia gratuitamente, mentre quella gasata costerà cinque centesimi di euro, così come già avviene nei Comuni dove il progetto Casa dell’acqua è già partito”.

Con il progetto “Casa dell’acqua” – già da tempo promosso da Hera Spa attraverso la Società Adriatica Acque Srl – l’invito che l’Amministrazione comunale rivolge a tutti i cittadini è dunque quello di impegnarsi per eliminare sempre di più l’uso dell’acqua in bottiglia al fine di evitare spreco di acqua, data l’importanza che ha la risorsa idrica, purtroppo fonte esauribile.

“Per la realizzazione della struttura – dichiara l’assessore all’Ambiente Renzo Casadei – è previsto un costo di 23.800 euro. Di questi il Comune si farà carico per un importo pari a 11.800 euro a cui si aggiungeranno 500 euro annui stimati per il funzionamento, mentre Hera si occuperà dei lavori necessari per l’alloggiamento e il funzionamento della struttura (platea, quadro elettrico, scarico e pozzetti, ecc.). Romagna Acque, invece, contribuirà con un importo pari a 12mila euro, mentre Adriatica Acque si occuperà della campagna di comunicazione e promozione dell’iniziativa”. “L’Amministrazione comunale – aggiunge l’assessore Casadei – ha individuato nell’Area Campana l’area più idonea per l’installazione della fonte poiché dotata di parcheggio pubblico gratuito, in posizione strategica e di passaggio rispetto al centro abitato, nonché accessibile ai pedoni data la presenza di un percorso pedonale protetto”.

Da dove nasce il progetto “Casa dell’acqua” – L’Italia detiene il primato europeo di consumo pro capite di acqua minerale in bottiglia: 194 litri all’anno. Questa cifra è stata tradotta in una produzione di 350.000 tonnellate di PET utilizzati per imbottigliare i 12 miliardi di litri di acqua minerale consumati nella sola annata del 2006. Nella fase di confezionamento questo materiale ha richiesto un consumo di 665.000 tonnellate di petrolio e di 910.000 tonnellate di CO2. Vanno considerate, inoltre, le emissioni dei gas di scarico di Tir che trasportano acqua minerale in bottiglia (soltanto il 18 per cento viaggia su rotaia). Questo consumo di acqua in bottiglia comporta un costo importante per il gestore dei rifiuti in fase di smaltimento di materiale plastico che quindi, di riflesso, ricade sulle imposte dei cittadini.

Cosa sono le “Case dell’acqua” – Sono edifici tecnologicamente avanzati il cui cuore è composto da impianti in grado di erogare acqua liscia a temperatura ambiente, refrigerata e gassata refrigerata. Un servizio necessario a salvaguardare l’ambiente, ma anche a lanciare un messaggio sull’importanza dell’acqua come bene di tutti.
Le “Case dell’acqua” sono dunque ecologiche, economiche, nonché socialmente utili. Ricreano, infatti, come succedeva in passato attorno alle fontanelle di paese, punti d’incontro e di socializzazione.