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Economia Provincia

La Ghigi riparte dal grano locale. Nuovo stabilimento darà lavoro a 80 persone

In foto: Dopo la crisi e il fallimento, per il pastificio Ghigi è arrivato il momento del rilancio. Questa mattina i nuovi proprietari, Consorzio agrario e pastificio Amato, hanno presentato il progetto del nuovo stabilimento, che dovrebbe produrre 500mila quintali di pasta all'anno e dare lavoro ad almeno 80 persone.
Dopo la crisi e il fallimento, per il pastificio Ghigi è arrivato il momento del rilancio. Questa mattina i nuovi proprietari, Consorzio agrario e pastificio Amato, hanno presentato il progetto del nuovo stabilimento, che dovrebbe produrre 500mila quintali di pasta all'anno e dare lavoro ad almeno 80 persone.
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mer 3 nov 2010 15:56 ~ ultimo agg. 00:00
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La pasta Ghigi è pronta a tornare sul mercato. Con una nuova immagine, e soprattutto, una nuova realtà produttiva.

Il pastificio di Morciano, fondato nel 1870 dal fornaio Nicola Ghigi, divenuto il terzo in Italia dopo Barilla e Buitoni, e poi precipitato in una crisi che nel 2007 l’ha portato al fallimento, nel 2008 è stato acquisito dal consorzio agrario di Forlì-Cesena e Rimini.
Obiettivo: farne il primo pastificio italiano gestito direttamente dai produttori di cereali, in base alla filosofia del made in Italy e del km zero.

“E’ il riscatto del mondo agricolo – ha detto Filippo Tramonti, presidente del consorzio agrario di Forlì-Cesena-Rimini e della Ghigi Industria Agroalimentare. – Sarà la prima pasta garantita direttamente dai produttori di cereali. Useremo solo grano prodotto in Emilia-Romagna e nelle Marche: una filiera corta, italiana e OGM free. Anche i macchinari saranno prodotti da aziende italiane”.

Competenze tecniche e commerciali sono assicurate dal partner industriale del progetto, e secondo socio dell’azienda: il pastificio salernitano Amato.

“Da sempre il nostro pastificio macina grani italiani – ha detto Giuseppe Amato, vicepresidente della Ghigi Industria Agroalimentare. – Abbiamo sempre fatto il possibile per accorciare la filiera, e questa sinergia con i consorzi agrari nel progetto Ghigi è stata per noi l’occasione di concretizzare idee che avevamo in testa da tempo”.

L’investimento complessivo sarà di 26milioni e mezzo di euro.

Quando sarà terminato, a metà 2011, il nuovo stabilimento di San Clemente potrà produrre fino a 535mila quintali di pasta all’anno. Avrà silos per lo stoccaggio del grano, che arriverà solo da emilia romagna e marche, un mulino e un impianto per la produzione di energia da olio di colza e girasole. Entro 5 anni darà lavoro a circa 80 persone, tra cui 60 ex dipendenti in mobilità.

La nuova pasta Ghigi arriverà nei supermercati a inizio 2011 in 43 formati diversi, e costerà circa 70 centesimi al pacco.

(Newsrimini)
(Foto Bove)

La nota stampa del sindaco di Morciano, Claudio Battazza

Dopo anni di trattative si è giunti finalmente all’epilogo di una vicenda che ha riguardato Morciano e molti suoi cittadini da vicino, considerato il fatto che buona parte delle maestranze impiegate nell’ex stabilimento di via Roma, in centro città, sono residenti a Morciano o comunque in Valconca.La Ghigi torna a produrre pasta affacciandosi sul mercato nazionale ed internazionale, ma quel che più conta è che tornano al lavoro i dipendenti che tre anni fa rimasero senza lavoro. L’avvio della produzione in territorio sanclementino, inoltre, consentirà al Comune di Morciano di iniziare l’attesa opera di riqualifica dell’intera area attualmente occupata dall’ex stabilimento Ghigi.