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Rimini

Ex area Ghigi, traffico e destinazione d'uso i dubbi in Commissione consiliare

In foto: Dubbi e perplessità sono sorte soprattutto sul traffico e sullo scenario economico in quella zona. La votazione è stata rimandata a venerdì prossimo per dare il tempo ai consiglieri di visionare meglio il piano.
Dubbi e perplessità sono sorte soprattutto sul traffico e sullo scenario economico in quella zona. La votazione è stata rimandata a venerdì prossimo per dare il tempo ai consiglieri di visionare meglio il piano.
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ven 19 nov 2010 15:57 ~ ultimo agg. 00:00
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Viabilità e reale utilizzo dell’area. Queste le due principali obiezioni poste oggi nella terza Commissione consiliare sul progetto di riqualificazione che riguarda l’area dell’ex pastificio Ghigi. 93Mila metri quadri, 46mila di superficie utile, per questo nuovo insediamento produttivo con destinazione ad attività artigianali. Una zona già congestionata dal traffico che rischia con questo intervento, che ha già avuto parere negativo dal Quartiere, di vedere peggiorare la situazione nonostante siano previste opere di viabilità.

“Stiamo valutando quali possano essere i correttivi da apportare sulla Consolare San Marino – ha precisato l’assessore all’Urbanistica del Comune di Rimini, Roberto Biagini – affinchè la proprietà si possa accollare un onere aggiuntivo riguardante una rotatoria dove ora c’è il semaforo, a circa 100 metri dall’intervento di cui stiamo parlando”.

Nessun commento sull’inchiesta in corso che vede il responsabile legale della Immobiliare Sacramora, proprietaria dell’area posta sotto sequestro dalla guardia di Finanza, denunciato per la presenza di amianto nell’immobile.

Chiarita invece la distinzione con l’area adiacente che dovrebbe vedere sorgere una cittadella dello sport.
“Dal punto di vista dell’area sportiva parliamo di un’area diversa più verso San Marino – specifica l’assessore Biagini – anche se ricompresa nella destinazione di zona. Qui c’è un piano particolareggiato che prevede del produttivo, del direzionale e del commerciale legato al produttivo in percentuale del 20%. Io mi devo attenere ai fatti e non fare processi alle intenzioni, questo è quello che i commissari, in questo caso consiglieri comunali, dovranno valutare”.

(NewsRimini.it)