Meeting. Alfano e Violante a confronto sulla riforma della giustizia
Appena arrivato il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha commentato il vertice del centrodestra di ieri fra Berlusconi e Bossi ‘ha prevalso il senso di responsabilità’ ha detto. È giusto che continui a governare chi è stato scelto dal popolo, il presidente Berlusconi gode del consenso degli italiani’.
Al Meeting, il Ministro della Giustizia parlato del processo breve approvato al Senato. ‘è insopportabilmente ingiusto che i processi durino così tanto che venga negato il diritto alla giustizia ed anche che lo Stato si faccia carico dei risarcimenti’. “E’ possibile – si è retoricamente chiesto Alfano – che i magistrati che sbagliano non possano essere ritenuti responsabili? E’ possibile che non vadano avanti i giudici che lavorano meglio, ma quelli che vanno di più in tv? E’ possibile che il Csm non possa fare i trasferimenti d’ufficio? Noi vogliamo fare sì che il processo sia più giusto, la giustizia più efficiente e la magistratura più credibile”.
Far ripartire la stagione delle riforme dalla proposta di revisione della Costituzione che riduce il numero dei parlamentari e elimina il bicameralismo perfetto. E’ la proposta avanzata al Meeting di Cl a Rimini dall’ex presidente della Camera Luciano Violante durante il confronto con il ministro Alfano. Nell’ambito di questodialogo si potrebbe porre anche la questione della legge elettorale: se il Parlamento è debole è perché non rappresenta i cittadini, ma solo le oligarchie dei partiti.
“La riduzione dei parlamentari – ha risposto detto Alfano – era già prevista nell’ipotesi di riforma che fu bocciato dal referendum su richiesta della sinistra’.
Ad assistere all’incontro c’era anche il direttore del carcere di Rimini Annamaria Benassi, che recentemente aveva sottoposto all’attenzione del ministro Alfano le questioni del sovraffollamento delle carceri riminesi e la carenza di personale: ‘non ho incontrato il ministro né abbiamo ricevuto risposta all’ultima lettera ma, grazie al lavoro congiunto che abbiamo fatto insieme ai sindacati delle guardie penitenziarie del carcere di Rimini, abbiamo ottenuto di poter aprire la nuova sezione con 50 posti in più a settembre e con i rinforzi che avevamo richiesto. È un caso rarissimo che si riesca ad ottenere qualcosa unendosi, direzione e sindacati, vedi caso Fiat, noi ce l’abbiamo fatta’.