Indietro
menu
Rimini

Coordinamento Donne: Consiglio Comunale ignora OdG contro pubblicità offensive

In foto: Per ben tre volte, il Consiglio Comunale di Rimini non ha avuto i numeri per votare un ordine del giorno contro le pubblicità offensive e discriminatorie nei confronti delle donne.
Per ben tre volte, il Consiglio Comunale di Rimini non ha avuto i numeri per votare un ordine del giorno contro le pubblicità offensive e discriminatorie nei confronti delle donne.
di    
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 9 ago 2010 16:53 ~ ultimo agg. 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

Lo ricorda una nota firmata da Coordinamento Donne, associazione Rompi il Silenzio e liberi cittadini. I firmatari auspicano che a settembre l’ordine del giorno trovi finalmente degna accoglienza, come già avvenuto ad esempio a Novafeltria, e che altri comuni seguano l’esempio.

La nota stampa:

Si sa, è estate, e a Rimini il clima è vacanziero. Giovedì per la terza volta consecutiva il Consiglio Comunale di Rimini non ha avuto i numeri per votare l’ordine del giorno con cui si intende liberare la città dalle pubblicità offensive e discriminatorie. Una cosa talmente banale da apparire lapalissiana ma che, di questi tempi, è bene ribadire con atti pubblici.
Riteniamo necessario chiedersi, al di là degli schieramenti politici di appartenenza, quale “genere” di comunicazione si vuole trasmettere e che “genere” di società si ha in mente di realizzare. Tanto più, in un momento in cui le donne sono sempre più presenti nelle pagine di cronaca nera (una mattanza di circa 120 donne uccise ogni anno nel nostro Paese).
Quel che si chiede è una moratoria che possa «garantire il rispetto della dignità umana e dell’integrità della persona, affinché il marketing e la pubblicità che comportano discriminazioni dirette o indirette, che contengono incitamento all’odio basato su sesso, razza o origine etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale e che contengono elementi di approvazione, esaltazione o incitamento alla violenza contro le donne non trovino accoglienza» (come recita l’odg).
Ci auguriamo perciò vivamente che, seguendo il buon esempio di Novafeltria – dove, lo ricordiamo, l’odg è stato votato all’unanimità – a settembre questi argomenti tornino all’attenzione dei consiglieri riminesi, freschi e riposati dopo le ferie, e che possano trovare l’ampia convergenza di tutte le parti politiche. E auspichiamo che l’approvazione della moratoria da parte del Comune capoluogo sia presto seguita dagli altri, Riccione in testa, nonché dallo stesso consiglio provinciale. Intanto, buone vacanze.

Coordinamento Donne Rimini
Associazione Rompi il silenzio
Libere cittadine e liberi cittadini di Riviera

(nella foto, una pubblicità finita di recente sotto accusa)