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Cronaca Nazionale

Crollo palazzina. Estratta viva bambina di 10 anni

In foto: La piccola Imma Mauriello, 10 anni, rimasta coinvolta nel crollo della palazzina ad Afragola, è giunta poco fa nell'ospedale pediatrico 'Santobono' di Napoli. L'ambulanza era preceduta da un'autovettura della Polizia municipale e da una dei carabinieri.
La piccola Imma Mauriello, 10 anni, rimasta coinvolta nel crollo della palazzina ad Afragola, è giunta poco fa nell'ospedale pediatrico 'Santobono' di Napoli. L'ambulanza era preceduta da un'autovettura della Polizia municipale e da una dei carabinieri.
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sab 31 lug 2010 19:16 ~ ultimo agg. 00:00
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Imma è stata estratta viva dalle macerie del palazzo crollato la scorsa notte a Afragola. E’ perfettamente vigile e cosciente ma aveva ancora quattro dita del piede sinistro impigliate tra le macerie. I soccorritori hanno fatto ogni sforzo per evitare che il piede possa riportare danni.

Secondo i sanitari dell’ospedale Santobono di Napoli, Imma ha riportato un trauma da schiacciamento a un piede ed è da valutare se abbia riportato un trauma toraco-addominale con eventuali conseguenze al fegato. I medici valutano discrete le sue condizioni e ipotizzano una prognosi di 30 giorni.

“Ho sempre creduto che mia figlia fosse viva, ho sempre creduto che stesse bene”: lo ha detto la mamma di Imma Mauriello. La mamma, Carmela, 40 anni, nel crollo del palazzo ha perso sua madre, Anna Cuccurullo, di 75 anni, estratta morta dalle pietre. “Mi dispiace per mia madre” ha solo detto con aria mesta e ancora frastornata. La mamma di Imma ha quindi raccontato cosa era successo ieri sera, quando la piccola aveva deciso di rimanere dalla nonna: “E’ stata lei a chiedere di restare con mia madre”. Carmela ha anche risposto sui lavori di ristrutturazione eseguiti nella palazzina dalla coppia di coniugi rimasta uccisa nel crollo. “Il palazzo è sempre stato così – ha detto – un piano terra, un piano rialzato, dove abitava mia madre e un primo piano”. Ai giornalisti che le hanno chiesto se quei lavori possano aver appesantito la struttura e contribuito al disastro, la donna ha solo risposto: “Sì, penso di sì”.

Carlo Sepe, uno dei soccorritori della piccola Imma, la bimba estratta dalle macerie del crollo di Afragola, esprime tutta la sua felicità. “Ce l’abbiamo fatta – dice all’ANSA – senza farle del male, aveva soltanto delle escoriazioni sulle gambe ma stava bene”. Intorno a lui donne e uomini della Croce Rossa e della Protezione Civile hanno le lacrime agli occhi e si stringono la mano. “Abbiamo visto prima la testa della bambina – spiega – e abbiamo capito che era viva, poi abbiamo cominciato a tirare fuori il corpo. La gambetta sinistra per fortuna è stata protetta da un materasso di gomma piuma che abbiamo tagliato a poco a poco. Ma era incastrata sotto una trave”.

La gente di Afragola (Napoli), i volontari della Protezione civile e i vigili del fuoco hanno scavato tutta la notte e a mani nude e solo dopo nove ore sono stati estratti i corpi senza vita di due sposi, rimasti uccisi nel crollo Pasquale, di 33 anni, e la moglie Enrica, di 29, sono stati trovati abbracciati nel loro letto e tirati fuori a fatica: erano rimasti incastrati tra le pietre di tufo e il cemento armato.

Trovato anche il corpo senza vita di Anna Cuccurullo, di 75 anni. Sua nipote Imma Mauriello, di 10 anni e’ stata estratta viva. Era incastrata sotto le macerie. Liberarla dalla posizione in cui si trovava e mettere in sicurezza l’area circostante ha richiesto un intervento molto delicato. Imma ha addirittura chiesto a chi la stava soccorrendo di poter avere un gelato.

A lungo si è ritenuto che tra i dispersi potessero esserci anche tre immigrati, provenienti dal Marocco e dal Ghana, che risultano all’anagrafe abitanti nell’edificio distrutto. Tuttavia, secondo le ultime informazioni raccolte di carabinieri, almeno due degli stranieri sicuramente non si trovavano nell’edificio al momento del crollo. Subito dopo l’incidente, le forze dell’ordine avevano parlato del possibile coinvolgimento di un bimbo di otto mesi: in realtà si è saputo in mattinata che i coniugi non avevano figli. Secondo alcune voci diffuse nel quartiere, che non trovano per ora conferma, Enrica era incinta.

Le operazioni di soccorso si svolgono in un clima di grandissima agitazione. La rabbia dei parenti delle vittime più volte è sfociata in invettive anche nei confronti delle forze dell’ordine. In via Calvanese, la strada dove si trova la palazzina, le strutture contigue all’edificio crollato sono pericolanti e sono state fatte sgomberare subito dopo il disastro.

Il padre della piccola lavora a Grosseto e si è messo in viaggio appena ha appreso della sciagura.

Il crollo ad Afragola è avvenuto durante il diluvio della scorsa notte, durato diverse ore. Alcuni abitanti della zona hanno raccontato di aver sentito una forte esplosione subito dopo aver visto un fulmine. Secondo i vigili del fuoco, comunque, il temporale può essere soltanto una concausa. “Un palazzo non crolla per la pioggia – ha detto il comandante dei vigili del fuoco Giovanni Fricano – questo edificio ha avuto un cedimento strutturale e bisognerà verificare cosa l’abbia provocato”. (ANSA)