Sicurezza. Lombardi, grazie al Viminale per rinforzi estivi. Basta speculazioni
A fare il punto, in questo modo, sulla sicurezza è il consigliere regionale e coordinatore provinciale del Pdl, già candidato alla presidenza della Provincia di Romini, Marco Lombardi.
“Dopo i lamenti del centrosinistra locale, che non si era accorto che nel nostro Paese appena colpito da un disastroso terremoto, si stava svolgendo un importantissimo vertice mondiale, soggetto a particolari controlli da parte dell’apparato della sicurezza – osserva in una nota – non ho ascoltato nessun plauso del Sindaco di Rimini o del Presidente della Provincia per l’attenzione dimostrata dal Ministro Maroni al nostro territorio”.
A questo punto, sottolinea Lombardi, “ringrazio io ufficialmente il Ministro, a nome dei cittadini di questa provincia e dei suoi ospiti , perché se nel prossimo mese potranno girare per strada più tranquilli e non verranno coinvolti in episodi spiacevoli lo dovranno a questa presenza capillare e discreta di Forze dell’Ordine”.
Quanto al tema delle ronde, rassello introdotto dalla legge sulla sicurezza approvata recentemente dal parlamento, “oggi a bocce ferme, spero che si vergognino tutti coloro che anche in campagna elettorale usavano questo argomento per ricordare squadracce di altri tempi, buttandola in politica e perdendo di vista il tema della sicurezza delle persone”.
La normativa, scrive Lombardi, srabilisce che le ronda siano composte al massimo da tre persone, incensurate e di oltre 25 anni, con una casacca gialla fluorescente, iscritte in un apposito elenco tenuto dal Sindaco che potranno solo segnalare alle forze dell’ordine episodi che richiedano il loro intervento.
“Ed allora – conclude l’esponente del Pdl – perché tanta avversione da parte di una sinistra ancora ideologica, ormai lontana dalle esigenze vere dei cittadini? Perché chi dedica il suo tempo libero a fare volontariato per le tartarughe marine in un paradiso esotico è per la sinistra ufficiale un benemerito e chi nel proprio quartiere, si mette al servizio della collettività per diminuire la possibilità di episodi violenti nei confronti dei più deboli (donne, anziani, bambini) è politicamente scorretto e quindi deprecabile?
Come al solito – chiosa – noi, senza pretendere di cambiare il mondo cerchiamo di dare risposte serie in tempi ragionevoli ai cittadini, loro che continuano a pensare di cambiare il mondo, in realtà non riescono a cambiare se stessi e restano sempre legati a schemi superati dal buon senso e dalla storia”.