Scontro tra motopesca al largo. Due feriti, scongiurata fuoriuscita carburante
I due, un uomo e una donna finiti in mare dopo l’impatto, se la caveranno rispettivamente con 30 e 25 giorni di prognosi. I soccorsi, che hanno impegnato una motovedetta e l’elicottero dei Vigili del Fuoco di Bologna, sono proseguiti per varie ore visto che il motopesca dei due naufraghi era semiaffondato ed è stato necessario monitorare l’eventuale fuoriuscita di carburante.
L’imbarcazione è stata poi recuperata e scortata al porto di Rimini.
Sulle dinamiche della collisione è stata aperta un’inchiesta.
(foto Bove)
La nota stampa della Capitaneria
Alle ore 05:42 odierne perveniva alla sala operativa di questa Capitaneria di Porto, una chiamata di soccorso (MAY-DAY) tramite il canale di emergenza marittima (CH 16), da parte del M/P RIBOTY, il quale riferiva di aver recuperato due naufraghi (un uomo ed una donna), caduti in mare a seguito della collisione della loro unità con il predetto motopesca. Al momento della collisione le due unità si trovavano a circa 3 Miglia dal porto di Rimini. I due naufraghi risultavano coscienti ma risultano feriti a causa dell’urto.
Veniva disposto l’invio in zona dell’elicottero dei V.V.F. di Bologna, Drago 16, che si trovava già in zona per le ricerche di un naufrago scomparso nel pomeriggio di ieri e della motovedetta CP 842. Contestualmente viene contattato il personale sanitario del 118.
Nel frattempo il Comandante del motopesca comunicava che uno dei due naufraghi (la donna) aveva perso conoscenza.
Alle ore 06:15 la motovedetta CP 842 intercettava il motopesca Riboty e, appurata l’impossibilità di un trasbordo, provvedeva a scortare la predetta unità in porto ove giungeva alle ore 06:25. Una volta in banchina i due naufraghi venivano quindi assistiti dal personale del 118 per essere poi condotti al pronto soccorso di Rimini.
Nel frattempo l’elicottero Drago 16 comunicava che l’altra unità sinistrata risultava semiaffondata, con l’emersione in superficie della sola prua. Veniva pertanto inviata nuovamente in zona la motovedetta CP 842 allo scopo di monitorare la zona del sinistro e verificare l’eventuale presenza di carburante.
Al fine di prevenire un potenziale inquinamento veniva disposto il rimorchio del motopesca Rochi nel porto di Rimini, sotto il coordinamento della Capitaneria di Porto di Rimini e con l’ausilio dei sub della Protezione Civile e di due motopesca scortati dalla motovedetta CP 842.
Non è al momento nota la dinamica della collisione, per la quale è stata comunque aperta un’apposita inchiesta da parte della Capitaneria di Porto di Rimini.
I due naufraghi, a causa della collisione hanno riportato: la donna una frattura all’avambraccio destro con ferita e prognosi di 30 gg. e l’uomo un trauma cranico guaribile in 25 gg.