Indietro
menu
Provincia Sanità

Distribuzione diretta farmaci. Renzi (PDL) chiede a Regione verifica su Ausl

In foto: Per ridurre i costi, la Legge da alcuni anni consente alle Ausl di distribuire direttamente presso le proprie strutture alcune tipologie di farmaci. Ma l'Ausl di Rimini la sta applicando correttamente?
Per ridurre i costi, la Legge da alcuni anni consente alle Ausl di distribuire direttamente presso le proprie strutture alcune tipologie di farmaci. Ma l'Ausl di Rimini la sta applicando correttamente?
di    
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
gio 16 lug 2009 16:28 ~ ultimo agg. 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 4 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

A chiderlo con un’interrogazione alla Giunta dell’Emilia Romagna è il Consigliere Regionale del PDL Gioenzo Renzi.
Renzi chiede di verificare se l’Ausl di Rimini stia facendo applicare rigorosamente il suddetto accordo sottoscritto il 13 marzo 2007 tra la Regione Emilia Romagna, Federfarma e Confservizi.
il consigliere, inoltre, si domanda perché il quantitativo di medicinali erogati dall’Ausl riminese sia alto, il secondo in Regione dopo Modena, e perchè i vademecum per le prescrizioni a uso dei medici non siano stati aggiornati.

Il testo dell’interrogazione:

Il sottoscritto Consigliere,

premesso che nella Regione Emilia Romagna è possibile effettuare l’erogazione diretta dei farmaci, introdotta dalla Legge dello Stato n. 405 del 2001, al fine di ridurre i costi nella spesa farmaceutica: nei casi di dimissione da ricovero per il proseguimento della cura limitatamente al primo ciclo terapeutico; a seguito di visita specialistica ambulatoriale da intendersi sempre come proseguimento del primo ciclo di cura; a pazienti cronici o soggetti a controlli ricorrenti e/o presi in carico; a pazienti seguiti da strutture territoriali come ad esempio il dipartimento di salute mentale; a pazienti in assistenza residenziale e semiresidenziale, o a quelli in assistenza domiciliare, oppure per i farmaci forniti direttamente nelle strutture penitenziarie o per quelli distribuiti “per conto” attraverso accordi dell’azienda USL con le farmacie territoriali convenzionate;

che per quanta riguarda i pazienti che richiedono un controllo ricorrente (art. 8, comma 1, lettera a) della Legge 405/2001) le Regioni hanno facoltà di stipulare accordi con le associazioni sindacali delle farmacie convenzionate pubbliche e private per consentire ai pazienti con la patologia suddetta di potersi rifornire dei farmaci necessari, quali ad esempio quelli per il diabete, l’epatite cronica, il morbo di Parkinson, l’Alzheimer, infertilità, trombosi venosa, antipsicotici, ecc…, sia attraverso le farmacie convenzionate sia attraverso le strutture ospedaliere delle Asl;

che la Giunta dell’Emilia Romagna ha approvato solo il 13 marzo 2007 un accordo con Federfarma e Confservizi per la distribuzione diretta anche nelle farmacie convenzionate pubbliche e private e non solo nelle strutture ospedaliere dell’Asl, di quei farmaci necessari per i pazienti con patologie che richiedono controlli ricorrenti, in base ad uno specifico prontuario, al fine di dare la possibilità ai cittadini di poter acquistare tali medicine anche nelle farmacie più vicine alle loro abitazioni, ed evitare il disagio di andare per forza in un punto farmacia delle Asl che spesso coincide con l’ospedale;

preso atto che nell’accordo sottoscritto dalla Regione con Federfarma e Confservizi, rimangono a carico delle strutture ospedaliere la distribuzione diretta dei farmaci per il paziente complesso per polipatologia e in politerapia che necessita di controlli ricorrenti di tipo specialistico;

che nell’Azienda Sanitaria di Rimini non sembra sia stato aggiornato il “Vademecum per il medico prescrittore, la distribuzione diretta dei farmaci: modalità erogative”, in base all’accordo sottoscritto tra la Regione, Federfarma e Confservizi, tant’è che risale a febbraio 2006 e ad esempio nell’allegato B: “I farmaci con controllo ricorrente del paziente” non si fa menzione che il Medico di Famiglia può prescrivere tali farmaci anche con regolare ricetta medica, dando così la possibilità al paziente di andare a rifornirsi delle medicine di cui ha bisogno anche presso le farmacie convenzionate su tutto il territorio riminese, cioè recarsi dove è più comodo, invece che solo presso le farmacie ospedaliere;

appreso inoltre dagli organi di informazione che l’Azienda Sanitaria di Rimini è al primo posto in Romagna e la seconda in Regione, solo dopo a Modena, per la distribuzione diretta dei farmaci, con ben 557 mila pezzi erogati nel 2008, contro i 114 mila di Bologna, i 48 mila di Ravenna e gli 846 mila di Modena;

che i punti di erogazione dei farmaci distribuiti direttamente dall’Ausl nella Provincia di Rimini, principalmente si trovano solo presso le strutture ospedaliere di Rimini, Riccione, Cattolica e Santarcangelo, aperti tra l’altro solo in certi orari, (ad esempio dalle 9 alle 15 oppure alle 16,30);

che per i Comuni di Bellaria, Verucchio e Morciano la distribuzione avviene solo due giorni a settimana, a Coriano un giorno a settimana, mentre tutti gli altri Comuni sono sprovvisti di un punto di distribuzione diretta dei farmaci;

appreso altresì che molte persone anziane hanno manifestato un forte disagio, nel vedersi costrette ad andare a prendere i farmaci di cui necessitano sempre solo presso l’ospedale, facendosi accompagnare, tra l’altro, se da soli, ricorrendo anche da un taxi, a fare spesso lunghe file e a volte a sentirsi dire che il farmaco non è disponibile;

rilevato che se nella Provincia di Rimini sono diffusi i suddetti disagi, a discapito soprattutto delle persone anziane, è desumibile che non vi sia ancora nel territorio riminese un’applicazione ed un’informazione corretta dell’accordo sottoscritto il 13 marzo 2007 tra la Regione, Federfarma e Confservizi, nel quale è stato stabilito che i farmaci rientranti, nel prontuario concordato, per i pazienti che necessitano di controlli ricorrenti possono essere acquisiti anche nelle farmacie convenzionate pubbliche e private e non solo nelle strutture ospedaliere,

interroga

la Giunta per sapere:

· se non ritenga doveroso verificare urgentemente la correttezza ed eventualmente disporre immediatamente un suo adeguamento del “Vademecum per il medico prescrittore, la distribuzione diretta dei farmaci: modalità erogative”, dell’Azienda Sanitaria

di Rimini dal momento che risale al febbraio 2006, quando invece sarebbe dovuto essere stato aggiornato dopo il 13 marzo 2007, cioè dopo l’accordo sottoscritto tra la Regione, Federfarma e Confservizi per la distribuzione diretta nelle farmacie convenzionate pubbliche e private dei farmaci

per i pazienti che richiedono controlli ricorrenti, quali ad esempio: il diabete, l’epatite cronica, il morbo di Parkinson, l’Alzheimer, infertilità, trombosi venosa, antipsicotici, ecc…;

· se non ritenga opportuno verificare se l’Ausl di Rimini stia facendo applicare rigorosamente il suddetto accordo sottoscritto il 13 marzo 2007 tra la Regione Emilia Romagna, Federfarma e Confservizi, visto che sono passati più di due anni;

· se corrisponde al vero che nel 2008 l’Azienda Sanitaria di Rimini è al primo posto in Romagna e la seconda in Regione, solo dopo a Modena, per la distribuzione diretta dei farmaci, con ben 557 mila pezzi erogati, contro i 114 mila di Bologna, i 48 mila di Ravenna e gli 846 mila di Modena;

· quali sono esattamente i dati del 2008 e per i primi 6 mesi del 2009 sul numero di farmaci erogati nella distribuzione diretta in tutte le Azienda Sanitarie della Regione Emilia Romagna;

· a quanto ammonta la spesa farmaceutica per l’Azienda Sanitaria di Rimini negli anni 2006, 2007 e 2008, a quanto ammonta il risparmio effettivo che si è ottenuto con la distribuzione diretta dei farmaci negli anni 2006, 2007 e 2008 nella spesa farmaceutica dell’Ausl di Rimini e a quanto ammontano i costi organizzativi (personale, trasporti, allestimento locali) e quelli destinati solo per l’acquisto dei medicinali nella distribuzione diretta dei farmaci sempre negli anni 2006, 2007 e 2008 sostenuti dall’Azienda Sanitaria riminese.