DDL sicurezza. APG XXIII: razzista e intransigente, Napolitano fermi l'iter
“Siamo dinanzi a un governo – attacca il responsabile Paolo Ramonda, – che, in nome di una falsa sicurezza per i cittadini, sta creando una cultura sempre più razzista e intransigente anche grazie a una opposizione debole e all’inconsistenza delle altre istituzioni, anche umanitarie, che non hanno saputo difendere i diritti dei più oppressi”.
L’associazione lancia un appello al presidente Napolitano perché interrompa l’iter della normativa.
In una nota l’associazione ha chiarito di condannare “fermamente lo sciagurato ddl sicurezza” e di sollevare “eccezione sia sulla costituzionalità del provvedimento che sull’efficacia reale dello stesso, il quale procurerà grandi sofferenze, non ignorabili da una società civile, e nuove forme di persecuzioni”. Secondo Ramonda “il nostro Paese perde il senso della democrazia e della solidarietà diventando forte con i deboli e privando i disperati di assistenza e soccorso”, mentre i Cie (Centri di identificazione ed espulsione) “diventano ancor più dei ‘lager’ dove si concentreranno coloro che hanno la colpa di essere fuggiti dai propri Paesi nella speranza di trovare dignità e pace per poi finire in pseudo carceri”.