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Politica Rimini

Piano Territoriale Regionale. I chiarimenti dell'assessore Pasi

In foto: Dopo la presentazione ufficiale del 10 luglio, il documento preliminare al Piano Territoriale della Regione, che entro un anno manderà in pensione quello precedente (vecchio di quindici anni), è passato oggi all’esame delle Conferenze provinciali di Pianificazione.
Dopo la presentazione ufficiale del 10 luglio, il documento preliminare al Piano Territoriale della Regione, che entro un anno manderà in pensione quello precedente (vecchio di quindici anni), è passato oggi all’esame delle Conferenze provinciali di Pianificazione.
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mar 17 lug 2007 12:58 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
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A presentarlo in contemporanea in tutte le province gli assessori regionali. A Rimini presente quello al turismo, Guido Pasi.

Innovazione e sviluppo sostenibile, posizionamento della regione in un’Europa allargata e creazione di un sistema regione integrato e coeso. Proprio quest’ultimo è uno dei punti più discussi del PTR che attribuisce a Bologna il ruolo di realtà trainante. In agguato ci sono però campanili e identità locali da difendere e su questo, oggi l’assessore al turismo Guido Pasi ha cercato di fare un po’ di chiarezza. Il documento preliminare del PTR prevede “il superamento del policentrismo che ormai ha prodotto tutto quanto c’era da produrre – ha detto Pasi – e forse anche un’eccessiva ripetitività negli schemi di crescita delle realtà locali. Noi vorremmo – ha proseguito – puntare di più sulla concertazione e sulle specializzazioni per ogni località evitando interventi simili in località con esigenze diverse.” “Proprio in questo quadro – ha chiarito l’assessore – si inserisce il ruolo di Bologna, che (in quanto capoluogo) deve essere realtà trainante e d’eccellenza in settori come la ricerca scientifica”.

Per il territorio riminese trovare la propria vocazione sarà forse più semplice che per altre località. Pasi menziona infatti il turismo come la chiave su cui ripensare la realtà locale. Un turismo che però deve muoversi verso il recupero di quote sui mercati esteri per combattere il cosiddetto “mordi e fuggi”. “Puntare sugli stranieri vorrebbe dire – ha precisato Pasi – anche ridurre l’attuale propensione a trascorrere in rivera solo pochi giorni”. Proprio per richiamare turisti sono stati attivati specifici pacchetti volo-soggiorno ma la concorrenza è “globale – ha concluso Pasi – e i risultati al momento arrivano a singhiozzo.”

Il 2008 sarà poi l’anno delle proposte da parte delle province sui Sistemi Turistici Locali, che entreranno a regime nel 2009.
(NewsRimini.it)

Sull’incontro con l’assessore Pasi pubblichiamo anche la nota stampa della provincia

Sì a Bologna capitale, perché è il fulcro fisiologico della nostra regione; ma capitale vera, che sappia assumere sino in fondo il ruolo e le funzioni di “locomotiva” del sistema emiliano romagnolo. Un compito che, per essere svolto davvero, richiede un cambio di passo, uno scatto in avanti, alla stessa città felsinea.

Per bocca del sindaco di Rimini, Alberto Ravaioli, e del presidente della Provincia, Ferdinando Fabbri, il territorio riminese interviene nel dibattito, ancora alle battute iniziali, apertosi attorno alla proposta di PTR (Piano Territoriale Regionale), in via di elaborazione da parte della Regione, con un’apertura al progetto regionale e, nello stesso tempo, inviando un chiaro messaggio al governo dell’Emilia Romagna di valorizzazione reale delle eccellenze territoriali.

Nel corso di una affollata riunione (presenti rappresentanti delle istituzioni, del mondo economico e sindacale, della società civile) l’assessore regionale al Turismo, Guido Pasi, sceso a Rimini per illustrare obiettivi e principi della nuova ipotesi di pianificazione territoriale, ha raccolto un sostanziale consenso attorno all’idea di superare il modello di “sistema metropolitano policentrico”, punto centrale della vecchia programmazione, la cui funzione – ha dichiarato l’assessore Pasi – è ormai esaurita e non più all’altezza delle sfide della competizione globale, in favore di un nuovo profilo programmatorio imperniato sulla “specializzazione” delle aree sub-regionali secondo le loro effettive vocazioni.

Rimini, però, pone alcune condizioni. Se n’è fatto portavoce Ravaioli nell’evidenziare, oltre al ruolo di Bologna, il tema delle risorse e delle riforme da mettere in campo per esaltare e potenziare le eccellenze territoriali della “rete” regionale.

Un tema, quello delle eccellenze, rilanciato dal presidente Fabbri, il quale, su questo aspetto, ha invitato a battere resistenze e timidezze che ancora frenano e soffocano le potenzialità dei nostri territori.

“Occorre scommettere di più sulle differenze, premiare quelle aree che ci legano al mondo”, ha affermato Fabbri, che ha richiamato l’attenzione della Regione anche su altre due questioni, funzionali ad uno sviluppo “sostenibile”: l’ambiente e le infrastrutture.

“La provincia di Rimini – ha aggiunto il presidente, concludendo un dibattito cui hanno preso parte anche Maria Teresa Pazzaglia (WWF), Meris Soldati (CGIL), Gabriele Bucci (associazione albergatori Rimini) e Giuseppina Morolli (UIL) – per le sue caratteristiche economiche e sociali si candida, a ragion veduta, a rappresentare uno di questi territori in grado di accrescere le qualità competitive della nostra regione”.

Entro il prossimo autunno Rimini metterà nero su bianco le proprie osservazioni al PTR in un documento unitario.

Il cammino del PTR prevede, per l’inizio del 2008, il termine entro il quale le province sono invitate a far pervenire proposte e contributi, affinché l’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna possa procedere entro l’estate successiva all’adozione del Piano.