Indietro
menu
Rimini

Partita la fase finale dell'intervento di copertura della Domus di p.zza Ferrari

In foto: E’ iniziata la fase finale dell’intervento per la copertura degli scavi archeologici in piazza Ferrari a Rimini, che dovrebbe essere ultimata per settembre.
E’ iniziata la fase finale dell’intervento per la copertura degli scavi archeologici in piazza Ferrari a Rimini, che dovrebbe essere ultimata per settembre.
di    
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
gio 26 lug 2007 13:30 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

E’ stata infatti posizionata sulla Domus Romana la copertura in vetro e acciaio che dovrebbe salvaguardarne la conservazione, permettendo anche la visita al pubblico, e riqualificare la centrale piazza.

I dettagli dell’intervento:

La copertura (di dimensione in pianta di metri 24 x 40) ha una struttura metallica e nella parte perimetrale è costituita da circa mq. 300 di vetro serigrafato al 60% a protezione dei raggi solari; nella parte centrale la copertura è costituita da un giardino pensile con piante arbustive mediterranee e lucernai a nastro, apribili per il ricircolo dell’aria.

All’interno sono presenti tre passerelle appese alla struttura della copertura, che, per rendere un leggero impatto visivo, avranno una pavimentazione e parapetti vetrati, grazie alla conformazione in sezione trapezoidale e al pavimento trasparente. Per la cronaca le passerelle costituiscono il luogo del miglior punto di vista del sito archeologico essendo sospese a circa due metri sullo scavo.

Le pareti perimetrali sono costituite da vetri strutturali che permettono la visione dello scavo in qualsiasi ora del giorno anche dall’esterno. L’altezza delle pareti vetrate, poco superiore ai due metri, porta il manufatto ad una scala umana, esaltando la trasparenza visiva e minimizzando l’impatto sull’intorno, in particolar modo nei confronti della chiesa del Suffragio. Tutte le pareti e le pavimentazioni non a vetro sono rivestite con mattoncini a pasta molle che richiamano il disegno dei muri della chiesa.

All’interno della struttura, a cui si accederà da un blocco biglietteria/bookshop posto sull’angolo fronte giardino, sono previsti apparati didattici e spazi per gruppi di visitatori anche numerosi.

L’accessibilità al pubblico è garantita da un accesso fronte giardino privo di barriere architettoniche secondo la normativa vigente. La circolazione interna è guidata da un sistema di segnaletica e di informazione didattica articolata su più livelli. Tutti i locali di servizio e tecnologici, posti sotto il giardino all’esterno della struttura, hanno l’accesso controllato e limitato ai soli addetti.

Gli elementi del progetto sono legati in un unicum architettonico che assicura funzionalità e qualità ambientale per i visitatori e garanzie assolute di conservazione del bene. Gli impianti termici ed elettrici garantiscono il corretto rapporto microclimatico di umidità e illuminazione per la migliore conservazione dei reperti archeologici.

La scelta dei materiali esterni è stata quella di interpretare il genius loci tramite un’architettura che si discostasse il più possibile dalle fattezze di un edificio per diventare manufatto del giardino di piazza Ferrari, struttura atta a conservare ed essere visitata.