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Riccione

Iper da 12.000 mq in via Puglie: Ascom e Confesercenti ribadiscono il no

In foto: Con una lettera congiunta al presidente della Provincia Fabbri e agli assessori Morri e Rossini, Confcommercio e Confesercenti di Riccione rinnovano il loro no alla previsione di un nuovo Iper in via Puglie. Pubblichiamo la lettera:
Con una lettera congiunta al presidente della Provincia Fabbri e agli assessori Morri e Rossini, Confcommercio e Confesercenti di Riccione rinnovano il loro no alla previsione di un nuovo Iper in via Puglie. Pubblichiamo la lettera:
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mar 26 giu 2007 17:35 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
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Le scriventi Associazioni ritengono di sottoporre all’attenzione della S.V. il disappunto per la reiterata intenzione della Amministrazione Comunale di Riccione di inserire negli strumenti urbanistici comunali la previsione di un IPER di 12000 mq nella zona di Via Puglie.
Il tutto senza avere predisposto uno studio/verifica della situazione esistente, e verificato gli influssi sul nostro bacino di utenza determinatisi a seguito dell’apertura dell’Iper delle Befane, a soli 7 Km dal centro storico di Riccione.
La legge Bersani ed i relativi criteri regionali (lettera g. art. 2) impongono “ di salvaguardare l’equilibrio delle tipologie distributive esistenti e di valutare le conseguenze dei nuovi progetti, tenuto conto degli assetti socio-economici, insediativi e della rete distributiva in riferimento alla disponibilità di servizi al consumatore”.
Inoltre abbiamo la grande concentrazione di superfici specializzate sulla superstrada di San Marino.
Quindi a nostro avviso, la previsione dell’Iper riccionese (12000 mq) porterebbe unicamente sbilanciare a favore della grande distribuzione l’equilibrio esistente, penalizzando le piccole e medie attività esistenti, mentre sotto il profilo urbanistico si destinerebbero ben 60000 mq di territorio a forte speculazione immobiliare (come già successo a Rimini).
La previsione della nuova localizzazione in Via Puglie renderebbe poi possibile l’utilizzo della norma che permette il raddoppio a 24000 mq. della superficie e con ciò entrerebbe in contrasto con le conclusioni della ultima conferenza dei servizi che prevedeva solo 10000 mq.
Noi crediamo che prima di favorire il grande capitale immobiliare esterno sia meglio predisporre “PIANI DI VALORIZZAZIONE” dei nostri centri commerciali naturali, tenendo anche conto che trattasi di Comuni ad alta valenza turistica.
Le scriventi Associazioni chiedono pertanto:

– di prevedere una superficie massima del centro non superiore a 5/6000 mq.
– di tenere conto che la previsione di Via Puglie urbanizzerebbe ben 60000 mq di territorio, creando una forte speculazione (come già avvenuto a Rimini) e in aperto contrasto con i presupposti generali del PTCP di limitare l’uso del territorio. POICHE TRATTASI DEL TRASFERIMENTO DI UNA PREVISIONE PREESISTENTE SI RICHIEDE CHE VENGANO RISPETTATE LE SUPERFICI GIA’ AUTORIZZATE NEL PIANO PARTICOLAREGGIATO DI VIA BERLINGUER E PRECISAMENTE SU UN’AREA COMPLESIVA DI CIRCA 30.000 MQ.
– Di tenere conto che il problema della viabilità in quell’area non è secondaria. La realizzazione di un Centro Commerciale senza il preventivo adeguamento dell’asse viario, paralizzerebbe del tutto la viabilità.
E’ appena il caso di notare come sembrano risibili le controdeduzioni del Comune di Riccione alle riserve già espresse dalla Giunta Provinciale:
a) che la previsione della struttura è stata effettuata al fine di limitare la mobilità dei cittadini;
b) che solo il Comune di Riccione non è dotato di una grande struttura commerciale;
c) che il centro sarebbe al servizio anche dei Comuni limitrofi e confinanti.
Le scriventi Associazioni pertanto fanno appello alla sensibilità dei sigg. Consiglieri e Assessori per garantire uno sviluppo equilibrato del commercio in questa parte del territorio provinciale.