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Rimini

Palas. Renzi (AN) interroga Regione: senza bando europeo, rischio TAR

In foto: Una decisione pericolosa. Per Gioenzo Renzi, consigliere regionale di AN, la scelta della società del Palacongressi di Rimini di procedere con i lavori senza eseguire il bando europeo, potrebbe essere impugnata dal TAR:
Una decisione pericolosa. Per Gioenzo Renzi, consigliere regionale di AN, la scelta della società del Palacongressi di Rimini di procedere con i lavori senza eseguire il bando europeo, potrebbe essere impugnata dal TAR:
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gio 24 mag 2007 17:29 ~ ultimo agg. 30 nov 00:00
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eventualità che, ricorda Renzi in un’interrogazione presentata in Regione, potrebbe causare gravi ritardi nella realizzazione dell’opera. Il bando europeo era stato richiesto da una delibera dell’Autorità per la vigilanza sui contratti di lavori servizi e forniture che, spiega Renzi, é un organo dello Stato. Renzi chiede alla Regione quale posizione intenda assumere sulla vicenda.

Il comunicato di Renzi:

PALCONGRESSI DI RIMINI: QUAL È LA POSIZIONE DELLA REGIONE DI FRONTE ALLA DECISIONE DI NON ESEGUIRE IL BANDO EUROPEO PER LA REALIZZAZIONE DEL PALACONGRESSI?

Il consigliere Regionale, Gioenzo Renzi di AN, ha presentato un’interrogazione alla Giunta, con la quale chiede se ritenga opportuno, per la realizzazione del Palacongressi di Rimini, dal costo stimato di 92, 861 milioni di euro, e per il quale la Regione contribuirà con un finanziamento di 7 milioni di euro, disattendere la delibera dell’Autorità per la vigilanza sui contratti di lavori servizi e forniture, e quindi non eseguire il bando europeo, in base alle normative vigenti (decreto legislativo del 12 aprile 2006, n. 163), ma proseguire con la procedura di affidamento diretto avviata nel 2006.

Il Consigliere Renzi sottolineando alla Giunta che la decisione di non osservare la Deliberazione dell’Autorità, è stata presa il 15 maggio 2007 dalla Società Rimini Fiera S.p.A (socio unico della Società del Palazzo dei Congressi S.p.A. – la Società deputata alla realizzazione del Palacongressi), dal Comune, dalla Provincia e dalla CCIAA di Rimini, chiede alla Regione se sia una scelta ragionevole e rispettosa, visto che l’Autorità è un’Istituzione dello Stato e la scelta di non attuare il bando sia determinata soprattutto per una questione di tempo.

Proprio la questione di tempo porta il Consigliere Renzi a domandare alla Giunta se non ritenga necessario rilevare alla Società Rimini Fiera S.p.A. e ai relativi soci (Comune, Provincia, CCIAA di Rimini) che un affidamento diretto senza lo svolgimento del bando europeo, potrebbe essere impugnato presso il TAR, o potrebbe implicare un intervento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, per il mancato rispetto della tutela della libera concorrenza tra le imprese costruttrici, vanificando così l’inizio dei lavori entro due mesi, a causa di possibili ricorsi che si sarebbero potuti evitare rispettando le normative vigenti.