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Politica Provincia

Pensieri di fine legislatura. Il bilancio di Sergio Gambini (DS)

In foto: A fine legislatura, il parlamentare diessino Sergio Gambini, eletto nel collegio di Rimini, invia una nota e un breve bilancio dell'attività svolta alla Camera dei deputati.
A fine legislatura, il parlamentare diessino Sergio Gambini, eletto nel collegio di Rimini, invia una nota e un breve bilancio dell'attività svolta alla Camera dei deputati.
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lun 20 feb 2006 17:20 ~ ultimo agg. 00:00
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Sergio Gambini, già senatore nella XIII legislatura, è stato eletto deputato con il sistema maggioritario nella circoscrizione XI (EMILIA-ROMAGNA), Collegio 1 – Rimini – Sant’Arcangelo Di Romagna nella lista collegata ai Democratici di Sinistra. E’ stato componente della X commissione Attività produttive, commercio, turismo (dal 20 giugno 2001), nella quale ha ricoperto l’incarico di capogruppo dei Ds.

Nel corso della XIV legislatura ha presentato 28 disegni di legge come primo firmatario, proponendo diverse misure a favore del settore turistico (Trasformazione dell’Enit in spa, misure a sostegno del sistema) e delle attività commerciali connesse al tempo libero (discoteche e locali da ballo), norme per la “regolamentazione delle case da gioco”. Tra le materie più vicine al collegio d’elezione ha proposto la legge per la ratifica della convenzione tra Italia e San Marino, che affronta la fiscalità del lavoro transfrontaliero e la prevenzione delle frodi. Nel campo dell’urbanistica ha proposto, tra l’altro, l’istituzione delle Stuit (“Società di riqualificazione urbana e l’innovazione degli insediamenti turistici”) e una normativa per il “recupero e la riqualificazione delle aree industriali dismesse”. In campo economico, oltre alle proposte a favore dell’industria automobilistica in crisi e, seguendo i problemi ambientali, per la diffusione di veicoli a metano, ha sollecitato l’adozione di “strumenti pe r la raccolta di risorse di mercato a sostegno delle imprese in crisi” e una legge delega per la “riforma straordinaria delle grandi imprese in crisi”. Una ulteriore attività l’ha svolta per l’innovazione del settore commerciale, proponendo diverse misure a sostegno del comparto e, in particolare, una normativa “sulla disciplina del franchising”, che è stato assorbita in un progetto di legge poi approvato. Su sollecitazione degli universitari fuori sede, un disegno di legge per sperimentare il voto degli studenti universitari fuori sede.

Come cofirmatario, ha presentato 147 proposte di legge, quattro dei quali sono diventati Legge (Istituzione della commissione d’Inchiesta sull’occultamento di fascicoli relativi a crimini nazifascisti, Legge 15 maggio 2003, n. 107, “messaggi pubblicitari ingannevoli”, Legge 6 aprile 2005, n. 49, “sicurezza della navigazione” Legge 9 gennaio 2006 n.13, Istituzione del museo nazionale di storia contemporanea Giacomo Matteotti, Legge 5 ottobre 2004, n. 255). mentre altri 9 provvedimenti proposti sono stati assorbiti in progetti di legge poi approvati. Tra le proposte sente particolarmente sue quella sulle vendite piramidali, (ispirato dalla nota vicenda “Tucker”) poi approvata in un testo molto simile a quello presentato dai Democratici di sinistra, e il disegno di legge sulla innovazione tecnologica per le piccole imprese, che trasporta in Italia il sistema di incentivi sperimentato con successo negli Stati Uniti d’America. Nel corso dell’attività legislativa ha preso la parola in Aula in circa 140 occasion i, mentre è superfluo riportare il numero degli interventi durante l’attività legislativa in commissione.

E’ stato relatore, cosa non comune per un parlamentare d’opposizione, di due provvedimenti legislativi, quello sul Franchising e quella sulla tutela del risparmio. In quest’ultimo caso, ha poi deciso di abbandonare l’incarico a causa delle resistenze della maggioranza nell’approvare una normativa davvero innovativa. Ha ricoperto in altre occasioni l’incarico di relatore per provvedimenti che comportavano il parere della commissione.

Come primo firmatario ha presentato centinaia di emendamenti, in particolare durante le discussioni delle leggi Finanziarie. Tra le proposte ispirate dai problemi del collegio, l’emendamento che ha consentito di restituire alle Regioni i fondi per il decentramento amministrativo, un emendamento “record” perché ha ripristinato un mancato trasferimento alle Regioni di due miliardi di euro, di cui gran parte per finalità sociali e di sostegno alle piccole imprese. Da ricordare l’emendamento che ha consentito di inserire anche la Fiera di Rimini nella legge che istituisce il Fondo per la viabilità dei poli fieristici nazionali. Nell’ambito dei problemi fiscali dei lavoratori frontalieri, come nella legislatura precedente, ha visto approvare un emendamento alla Finanziaria 2002, che scongiurava la doppia imposizione fiscale, misura introdotta invece dalla Finanziaria 2003. Dopo tale introduzione, tutte le sue proposte tese a eliminare la norma o a mitigarne gli effetti sono stati respinti.

Ha esercitato l’attività ispettiva presentando 101 atti parlamentari, suddivisi in 3 interpellanze urgenti, 3 interrogazioni a risposta immediata in Assemblea, 16 interrogazioni a risposta orale, 16 interrogazioni a risposta scritta, 23 interrogazioni a risposta immediata in commissione, 46 interrogazioni a risposta in commissione, 7 risoluzioni in commissione e 2 risoluzioni in commissione conclusive di dibattito. Ha inoltre presentato in Assemblea 35 ordini del giorno su progetti di legge, di cui tre di Bilancio, e un odg in commissione.

Tra queste iniziative, numerose sono state rivolte per risolvere i problemi del collegio riminese, in particolare nell’ambito della sicurezza e del rafforzamento dei presidi di polizia. Diverse altre hanno riguardato la politica turistica, in particolare l’Enit, la sua organizzazione e il progressivo depauperamento del bilancio dell’ente. Numerose iniziative hanno riguardato, inoltre, i diritti dei lavoratori frontalieri e il loro rapporto fiscale, ancora non definito da un’adeguata normativa.