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Rimini Volontariato

Una nuova Aula Magna per l'Ateneo. Al Vescovo il Sigillum Magnum

In foto: Questa mattina il Magnifico Rettore dell’Alma Mater di Bologna, Pier Ugo Calzolari, ha conferito al Vescovo di Rimini, Mariano De Nicolò, la massima onorificenza dell’Università bolognese: il Sigillum Magnum dell’Alma Mater. Occasione del conferimento è stata l’inaugurazione dell’Aula magna del Polo Universitario di Rimini:
www.diocesi.rimini.it
www.rimini.unibo.it
Questa mattina il Magnifico Rettore dell’Alma Mater di Bologna, Pier Ugo Calzolari, ha conferito al Vescovo di Rimini, Mariano De Nicolò, la massima onorificenza dell’Università bolognese: il Sigillum Magnum dell’Alma Mater. Occasione del conferimento è stata l’inaugurazione dell’Aula magna del Polo Universitario di Rimini:
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 <br><a href=http://www.rimini.unibo.it target=_blank>www.rimini.unibo.it</a>
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ven 29 ott 2004 16:41 ~ ultimo agg. 00:00
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Il Vescovo Mariano De Nicolò è stato “Il primo amico e sostenitore fin dall’inizio dell’Università a Rimini, ne ha colto l’importanza culturale; mi onoro di consegnargli questo riconoscimento”, ha affermato il Magnifico Rettore nel porgere il Sigillum: una medaglia d’argento sulla quale è in rilievo lo stemma dell’Alma Mater e che, sul retro, porta incisa la dedica al Vescovo, con la data di oggi.
Il Vescovo ha accolto volentieri il riconoscimento, che – si legge in una nota della Diocesi – ha inteso come rivolto a tutta la Diocesi per aver sempre creduto nelle potenzialità e nella preziosa valenza culturale dell’Università per la città di Rimini, e per aver offerto la più ampia collaborazione a tutti i livelli possibili, espressa tra l’altro con il Centro universitario diocesano e con l’apertura di una serie di servizi per gli studenti, dalla libreria, alla mensa e allo studentato.
L’inaugurazione di oggi é stata anche l’occasione per fare il punto della situazione della sede universitaria riminese.

Aula magna, luogo d’incontro per docenti e studenti e per l’Università con la città. La ristrutturazione è stata pensata per questo spiega il Presidente di Polo, Gianfranco Capodaglio, che ne illustra i miglioramenti tecnici, su tutti la possibilità di seguire lezioni in videoconferenza da Bologna e dalle altre sedi distaccate, a partire da subito, dal master di revisore contabile che avrà lezioni comuni con Bologna.
Rimini dunque, caposaldo della sede distaccata della Romagna, come il Magnifico Rettore l’ha definita.
Riconoscimento di cui anche la pubblica amministrazione prende atto, pur ammettendo qualche ritardo nella realizzazione di alcune opere che diano supporto alle strutture universitarie: il sindaco di Rimini, Alberto Ravaioli ha spiegato che per trasformare l’ex Palas hotel in residenza di studenti e docenti è pronto da due anni il progetto, ma non si riesce a farlo partire.
Problema di finanziamenti, di sinergia con il Governo per cui il rettore non ha risparmiato qualche battuta diretta al ministro Moratti.

Ma la sfida più grande a dieci anni dalla nascita di quest’esperienza unica per l’Università italiana che sono le sedi distaccate della Romagna è ancora quella di incardinare i docenti, dando loro una sede di insegnamento e studio stabile a Rimini.
8 facoltà presenti, con 16 corsi di laurea. 1450 matricole per l’anno in corso. L’università è passata ad occupare dai 4mila metri quadrati di 12 anni fa ai 12mila attuali, cui si aggiungeranno le strutture dei 3 cantieri aperti per ristrutturare le sedi di Navigare necesse, del Palazzo Briolini, dove avranno sede i laboratori di chimica, farmacia e scienze motorie, e dell’ex ristorante “Bruno”, dove aprirà la nuova Biblioteca alla fine del 2005.
Gli studenti sono cresciuti numericamente, ma anche cambiati: 12 anni fa solo il 3% di studenti era riminese, ora i riminesi sono il 33%, con un significativo incremento di fiducia. Dopo 2 anni dalla laurea, oltre l’80% dei laureati in statistica ed economia è già al lavoro, con punte dell’89 % per i laureati in farmacia. La ricerca commissionata da Uniturim quantifica in 21 milioni di euro quello che gli studenti universitari spendono ogni anno a Rimini, tra casa, vitto, divertimenti, trasporti e necessario per studiare.
L’Università è quindi occasione di cultura ma anche un volano economico da non sottovalutare, ha sottolineato Luciano Chicchi, che ha colto l’occasione dell’inaugurazione per fare il punto a 12 anni dall’arrivo della sede riminese dell’Università di Bologna.
L’Università a Rimini sta vivendo un periodo costruttivo nel rapporto con la città –ha affermato- e dopo aver puntato a crescere in dimensione ora deve puntare con decisione alla qualità.