Targhe alterne due volte a settimana: la protesta di Confcommercio
“Confcommercio da sempre sostiene il fatto che il provvedimento delle targhe alterne sia un mero palliativo nei confronti del problema dell’inquinamento urbano” sostiene Pietro Blondi, Presidente di Confcommercio Emilia Romagna, “e che alla prova dei fatti produca difficoltà maggiori al tessuto economico e alla mobilità dei cittadini piuttosto che benefici tangibili.
Nonostante questo, la nostra posizione in passato è stata quella di accettare i provvedimenti degli enti locali in materia, collaborando fattivamente e proponendo numerosi progetti strutturali e infrastrutturali. Ci chiediamo per quale motivo la Regione ne abbia dato attuazione solo in minima parte”.
“L’ipotesi di un raddoppio delle giornate di limitazione del traffico ci vede fermamente contrari”, prosegue ancora Blondi. “Riteniamo ragionevole la proposta dell’Assessore Tampieri di soprassedere sulla seconda giornata di limitazione al traffico qualora questa rischi di diventare un casus belli che “faccia perdere di vista l’obiettivo primario”.
L’interesse della nostra organizzazione è e rimane la salute dei cittadini, ma dobbiamo evitare di sacrificare la vivibilità dei centri urbani e la dinamicità del tessuto economico regionale”.
Tra i provvedimenti a carattere non strutturale proponiamo ancora una volta il lavaggio quotidiano delle strade dei centri urbani, misura che si è dimostrata, laddove già sperimentata, più efficace rispetto alla circolazione a targhe alterne e meno invasiva da un punto di vista sociale ed economico.
Per quanto riguarda la sostituzione del parco auto abbiamo da sempre affermato l’opportunità di sostenere attraverso incentivi pubblici il rinnovo del parco dei mezzi commerciali, ed in particolare del commercio ambulante. Tuttavia questo è un tema che deve essere oggetto di un’ulteriore approfondimento in sede di concertazione con le organizzazioni economiche ed imprenditoriali della regione. Attendiamo a breve un incontro con l’Assessore Tampieri per discutere le varie opportunità.
Il Presidente Stefano Venturini di Confcommercio Rimini, aggiunge che si deve tenere conto della valenza turistica della Città di Rimini, senza tralasciare il discorso fieristico che non può essere penalizzato da tali provvedimenti.