Rapimento volontarie: si apre una pista? Per i servizi segreti sono vive
Si tratta delle prime notizie in questo senso dopo due settimane, ma il riserbo continua ad essere strettissimo.
Gli uomini dei servizi segreti, grazie anche alla collaborazione con l’intelligence di altri Paesi, avrebbero prima individuato l’area di appartenenza del gruppo dei sequestratori e, pare, almeno un buon contatto in grado di ”interfacciarsi” con gli stessi rapitori.
Intanto ieri un importante segno di solidarietà per le due italiane é venuto da una piccola manifestazione in Iraq: con un’azione che non ha finora precedenti, i dignitari della città ribelle di Falluja si sono mobilitati per salvare Simona Pari e Simona Torretta. Ventitré tra sceicchi, capi tribù, docenti universitari, avvocati e leader religiosi si sono incontrati nel pomeriggio per decidere una strategia comune che possa contribuire a liberare le due volontarie italiane e i loro due colleghi iracheni rapiti.