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Nomi, materie, orari. Le novità della riforma Moratti

In foto: Cambio di nome, qualche materia in più e qualche ora in meno. La prima cosa che gli studenti, e i genitori, si troveranno a studiare quest'anno sarà proprio la scuola. Primo cambiamento, con la riforma Moratti, il nome:
www.csarimini.it
www.istruzione.it
Cambio di nome, qualche materia in più e qualche ora in meno. La prima cosa che gli studenti, e i genitori, si troveranno a studiare quest'anno sarà proprio la scuola. Primo cambiamento, con la riforma Moratti, il nome: <br><a href=http://www.csarimini.it target=_blank>www.csarimini.it</a><br><a href=http://www.istruzione.it target=_blank>www.istruzione.it</a>
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gio 16 set 2004 13:53 ~ ultimo agg. 00:00
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le materne si trasformano in scuola d’infanzia (e sono aperte ai bambini che compiranno 3 anni entro il 30 aprile), le elementari in scuola primaria, le medie e le superiori diventano invece scuola secondaria di primo e secondo grado.
Le modifiche più siginificative riguardano, per il momento, gli alunni delle “primarie”. In prima possono andare i bambini di 5 anni mezzo; l’inglese e l’informatica diventano materie obbligatorie e l’orario pieno scende da 30 a 27 ore settimanali con la possibilità di integrare con 3 ore opzionali.
Una buona notizia per gli studenti più giovani è che non ci saranno scrutini e pagelle e solo chi frequenta la terza classe potrà essere bocciato se non ottiene risultati soddisfacenti. Al termine del quinto anno non è previsto alcun esame.
Tra le novità quella che ha suscitato maggiori polemiche è però l’inserimento della figura del tutor.
Ascoltiamo Demetrio Cava, dirigente CSA.

Dati, valutazioni ed elaborati degli allievi saranno raccolti poi nel “portfolio”, redatto proprio dal tutor, che documenterà così i processi educativi di ogni alunno.
Nella scuola secondaria di primo grado, che insieme alla primaria forma il primo ciclo dell’istruzione, oltre alla figura del tutor, si aggiunge una seconda lingua straniera.

Per gli studenti del secondo e terzo anno non ci saranno invece modifiche, con l’esame di terza che diventerà “esame di stato” e permetterà di accedere al secondo ciclo di studi, dove si dovrà scegliere il percorso didattico da seguire: il sistema dei licei o quello della formazione professionale. Da quest’anno infine l’obbligo scolastico è stato innalzato fino ai 16 anni, uno in più rispetto a prima, in attesa di estenderlo a 18.