Stabile il report su qualità fiumi. Male Uso, Melo e Ausa
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Nel corso del 2002 – spiega una nota della Provincia – si è provveduto, in maniera più diffusa rispetto all’anno precedente, alla definizione dei livelli di LIM (Livello di Inquinamento da Macrodescrittori) ed alla determinazione dei valori di IBE (Indice Biotico Esteso) in modo da raggiungere, attraverso l’incrocio di entrambi, una prima classificazione SECA (Stato Ecologico del Corso d’Acqua) in tutti i punti che costituiscono la rete di monitoraggio provinciale.
Dalla comparazione con l’anno precedente, si registra una certa stabilità nei valori che definiscono la qualità dei fiumi.
Il Marecchia ha ottenuto per tutta la lunghezza del suo corso il livello di sufficiente, con il livello di buono all’altezza della stazione di Ponte Verucchio.
Per l’Uso si ha un livello di sufficiente sino al ponte di San Vito di Rimini, dopodiché si peggiora in scadente.
Il Conca ha uno Stato Ecologico sufficiente all’altezza di Marazzano e dello sbarramento artificiale a Misano Adriatico, buono in corrispondenza del ponte di Morciano.
La prima classificazione ecologica del torrente Marano porta ad un valore di Stato Ecologico di scadente; uno stato pessimo lo riscontriamo nei punti monitorati dei torrenti Ventena e Tavollo, mentre il Melo rispetto al 2001 passa da pessimo a scadente.
Per l’Ausa, in sede di prima classificazione, un valore di pessimo nella parte più alta del bacino e di scadente nella parte più prossima alla confluenza nel Marecchia.
In definitiva – si legge nel report – si può affermare che le criticità più evidenti sono la carenza di portate liquide, praticamente nulle per tutto il periodo estivo e in parte di quello autunnale, e la scarsa naturalità di alcuni tratti dei fiumi provinciali.
La realizzazione del report é coerente al Testo Unico sulle acque (D.Lgs 152/99 modificato dal D.Lgs 258/2000), strumento legislativo che ha sempre più posto l’accento sulla visione ecosistemica delle problematiche ambientali.