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Rimini

Un viaggio nelle regole di comportamento per i proprietari di cani

In foto: Con o senza guinzaglio e museruola, addestrati o no, di grossa taglia, pericolosi o innocui. Continua il dibattito sui cani.
Con o senza guinzaglio e museruola, addestrati o no, di grossa taglia, pericolosi o innocui. Continua il dibattito sui cani.
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gio 11 set 2003 19:08 ~ ultimo agg. 00:00
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Dopo i fatti di cronaca dei giorni scorsi, la notizia di ieri di tre episodi che hanno visto coinvolti cani aggressivi nel Montefeltro è solo l’ultima di una serie, facciamo il punto sul regolamento che disciplina il comportamento per i possessori dei quattro zampe. Soprattutto se di grossa taglia.
In materia esistono leggi nazionali e regionali alle quali i singoli comuni si adeguano con regolamenti disposti dall’amministrazione ed applicati dalla Polizia Municipale. Alle singole Ausl spetta il compito di seguire la parte sanitaria, come la profilassi in caso di morso.
Per Rimini, ad esempio, il regolamento di polizia urbana del marzo 2000 stabilisce che cani o altri animali, devono essere sempre accompagnati dai proprietari o da conduttori in grado di custodirli. Quando si porta il cane a spasso in aree o strade pubbliche è obbligatorio utilizzare il guinzaglio o la museruola, mentre è vietato guidare un mezzo conducendo, allo stesso tempo, il cane al guinzaglio. I quadrupedi non possono essere introdotti in negozi dove si consumano e vendono alimenti, non possono essere tenuti all’aperto, senza un riparo adeguato, e legati a una catena inferiore a 4 metri. E’ necessario segnalare la loro presenza con l’apposito cartello “attenti al cane” e le recinzioni devono essere dotate di reti a maglia fitta. I proprietari devono adottare tutte le misure, con paletta, pinze e contenitore, affinché il suolo pubblico rimanga pulito. E’ vietato, regola che però dovrebbe essere dettata più dal buon senso, abbandonarli. In tutti i casi, le sanzioni applicate agli inadempienti, con adeguamento alla nuova finanziaria, sono di 50 euro. Stessa situazione a Riccione dove, però, da circa due anni vige una regola precisa: un’ordinanza del sindaco vieta di portare rottweiller, pitbull o simili, indipendentemente dall’uso di museruola e guinzaglio, in luoghi pubblici.
Intanto il ministro della sanità Girolamo Sirchia ha firmato un’ordinanza urgente per la tutela dell’ incolumità pubblica dal rischio di cani “potenzialmente pericolosi”. Secondo il provvedimento non si possono addestrare pitbull o cani di razze simili e per i possessori è obbligatoria una polizza assicurativa speciale.
C’è comunque chi ci tiene a sottolineare che le cause di certi comportamenti non vanno cercate solo nell’animale. Ascoltiamo Benito Maccan, addestratore di cani.