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Bellaria Igea Marina

Tutti i vincitori del XXI 'Anteprima Film Festival'

In foto: Si è chiusa ieri sera la XXI edizione del Bellaria Film Festival: la giuria ha assegnato il primo premio del concorso Anteprima a “Giovedì” di Stefano Scandaletti. Piazza d’onore per “L’eroe” di Alessandro Spada.
www.bellariafilmfestival.org
Si è chiusa ieri sera la XXI edizione del Bellaria Film Festival: la giuria ha assegnato il primo premio del concorso Anteprima a “Giovedì” di Stefano Scandaletti. Piazza d’onore per “L’eroe” di Alessandro Spada. <br><a href=http://www.bellariafilmfestival.org target=_blank>www.bellariafilmfestival.org</a>
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lun 9 giu 2003 09:13 ~ ultimo agg. 00:00
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La giuria ha giustificato il verdetto “per la coerenza di un racconto che entra senza giudizio nei fatti di una giornata qualsiasi. Attraverso un
linguaggio rigoroso ed emozionante, “Giovedì” costruisce un
ritratto femminile che ci conduce in un percorso denso di
attesa”.
La giuria, composta da Gianfranco Barberi, Alessandro Baricco, Valentina Cervi, Wilma Labate, Pierre
Todeschini, ha poi assegnato il secondo premio a “L’eroe” di Alessandro Spada, per “l’idea di tempo e di lenta velocità che riesce a
costruire. Per la sintetica limpidezza del racconto, la coerenza
stilistica e l’uso efficace dei mezzi tecnici che ha scelto”.
Il premio per i corti da 150 secondi a tema fisso (quest’anno il ‘Sospetto’), la giuria composta dalla direzione
artistica del festival – Morando Morandini, Antonio Costa e
Daniele Segre – l’ha attribuito a ‘Camera car’ di Frank
Monopoli, scelto tra 72 opere.
Quattro menzioni speciali sono
state assegnate a Ugo Antonelli per ‘Vita Fandango’, Alicia
Baladan per ‘Suspicius’, Marta Arosio e Lorenzo Piccolo per ‘Un
letto di patate’, Antonio Macaluso per ‘Shoti’.
Accanto ai tradizionali premi, la direzione artistica ha
assegnato per la prima volta un nuovo premio dedicato ad Alberto
Farassino, in memoria del critico recentemente scomparso, per
un’opera che privilegi sperimentazione, ricerca e originalita’:
questa prima edizione è andata ‘Rocca Petrosa’ di Cosimo
Terlizzi, “in grado di creare un incontro tra l’architettura e
la danza”, intrecciando con sensibilita’ i “codici dei vari
linguaggi dell’arte”.

Il bilancio del Festival di Bellaria nelle parole di Paolo Pagliarani, portavoce della manifestazione.