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Cesena Rimini Social

Il mondo del sociale domani a confronto per il Piano di Zona

In foto: Domani presso la Basilica del Monte di Cesena si svolgerà una giornata di formazione dedicata agli operatori dei servizi sociali di Comuni, Azienda USL, privato sociale (IPAB – Istituti di Pubblica Assistenza e Beneficenza, Fondazioni, Associazioni di volontariato) e Sindacati:
Domani presso la Basilica del Monte di Cesena si svolgerà una giornata di formazione dedicata agli operatori dei servizi sociali di Comuni, Azienda USL, privato sociale (IPAB – Istituti di Pubblica Assistenza e Beneficenza, Fondazioni, Associazioni di volontariato) e Sindacati:
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mer 20 feb 2002 18:20 ~ ultimo agg. 00:00
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Il corso di formazione rientra all’interno dell’ampio e articolato progetto di costruzione del cosiddetto “Piano Sociale di Zona”, lo strumento strategico per governare le politiche socio-sanitarie territoriali previsto dalla normativa regionale 328 del 2000.
Il Piano Sociale di Zona, di durata triennale, ha il compito di individuare obiettivi, priorità di intervento, strumenti, mezzi, modalità organizzative e risorse finanziarie per gestire le politiche sociali e sanitarie della “zona”, che solitamente coincide con il distretto sanitario.
Per il nostro territorio, diviso in due distretti (Cesena-Valle del Savio e Rubicone-Costa) dovranno quindi essere redatti entro il mese di maggio due “Accordi di programma”, che partendo dall’analisi dettagliata della domanda e dell’offerta attuale in ambito socio-sanitario, individuino le criticità e le priorità di intervento per ciascun territorio. Questo permetterà di superare l’attuale gestione frazionata dei servizi sociali tra i diversi Comuni, garantendo una direzione coordinata dell’intero sistema socio-sanitario.

Il corso di formazione si affianca alle operazioni messe in atto già da mesi per la redazione degli Accordi di programma: a inizio gennaio è stato infatti istituito un Gruppo di lavoro composto da una ventina di responsabili “politici” rappresentanti di Comune, Azienda USL e Terzo Settore, che, supportato da un “Ufficio Tecnico di Piano”, dalla consulenza dell’Istituto per la Ricerca Sociale di Milano e dalla Provincia, ha il compito di fornire agli amministratori gli elementi istruttori di base su cui impostare l’intero “Piano Sociale di Zona”.
“Uno degli elementi più importanti nel processo di formulazione degli Accordi di programma è la diretta partecipazione di molti soggetti, coinvolti a diverso titolo nelle politiche socio-sanitarie locali. Dai Comuni alle associazioni di volontariato, dall’Azienda Usl al non profit sociale, tutti contribuiscono sia all’analisi dello stato attuale sia alle scelte politiche di programmazione – commenta Vittorio Severi, dirigente dei Servizi Sociali del Comune di Cesena. – Per incentivare il processo di progettazione partecipata, al corso di formazione del 21 febbraio seguirà martedì 5 marzo una assemblea indetta da Comuni e Provincia, aperta al pubblico, per coinvolgere anche sul piano politico tutti i soggetti interessati nella definizione dei “Piani Sociali di Zona”.

Cinque le aree di intervento prioritarie indicate dalle linee guida nazionali e regionali: valorizzare la famiglia, rafforzare i diritti dell’infanzia; contrastare la povertà socio-economica; sostenere le categorie più deboli (in particolare anziani e disabili), intervenire contro il disagio sociale (inserimento degli immigrati, prevenzione alle droghe, attenzione agli adolescenti…).

Al corso di formazione verranno approfondite le metodologie e le strategie organizzative per la formulazione del Piano di Zona, con una attenzione particolare alle linee guida regionali e alle modalità di integrazione tra tutti i soggetti coinvolti. “Fortunatamente a Cesena non mancano esperienze di programmazione partecipata delle politiche socio-sanitarie – sottolinea Vittorio Severi. – I precedenti tavoli di lavoro comuni (si pensi ai Piani Territoriali per i diritti dell’infanzia, per l’integrazione degli immigrati, per la programmazione di interventi per gli anziani e gli incontri per i “Piani per la salute” ancora in corso) saranno indubbiamente punti di partenza utili per l’attuale elaborazione degli Accordi di Programma”.