Iera sera il Consiglio Comunale sui campi elettromagnetici
Dopo l’introduzione del sindaco Mauro Vannoni, sono intervenuti i tecnici dell’Arpa (Azienda Regionale Prevenzione Ambiente), dell’Asl (Dipartimento di Sanità Pubblica) e del Comune, che hanno fornito dati normativi, tecnici e scientifici con l’ausilio di diapositive e strumenti informatici.
Dalla relazione del dottor Fausto Fabbri dell’Asl di Rimini è emerso che i campi elettromagnetici possono provocare sia effetti biologici (aumento della temperatura delle cellule e variazione del loro stato elettrico) sia effetti sanitari (aumento di leucemie, tumori, malattie cardiovascolari). Gli studi effettuati però non consentono valutazioni conclusive per la mancanza di elementi certi e definitivi, e pertanto allo stato attuale delle conoscenze scientifiche risulta improbabile che i campi elettromagnetici a bassa frequenza provochino tumori.
Gli interventi degli esperti di Arpa (il dottor Stefano di Donato e la dottoressa Maria Teresa Bagli) hanno fornito i risultati del monitoraggio effettuato nei Comuni della provincia di Rimini sulle stazioni attive. La situazione, hanno chiarito, è al di sotto non solo del limite previsto per legge (6 volt/metro), che non viene raggiunto in nessun caso, ma anche dell’obiettivo di qualità indicato dalla Regione (3 volt/metro).
A Santarcangelo sono state monitorate le antenne di via Pedrignone e di via Mazzini (le uniche due attive al 31 giugno 2001). I risultati delle rilevazioni effettuate in via Pedrignone (antenna Tim) raggiungono il valore di 0,5 volt/metro, mentre in di via Mazzini (antenna Omnitel) 0,8 v/m. Le misurazioni sono state effettuate sugli edifici più esposti alla stazioni attiva, e sono state ripetute per due volte nel corso dell’anno sia durante la stagione invernale che nel corso dell’estate.