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Regione Turismo

Crescono del 2,5% le presenze in Riviera. Il bilancio di Pasi

In foto: Crescono del 2,5% rispetto all’anno scorso le presenze sulla costa romagnola. Nell’insieme della regione sono positivi i dati delle città d’arte e delle terme, mentre l’Appennino si colloca nel trend generalmente non positivo dell’intero comparto della montagna.
Crescono del 2,5% rispetto all’anno scorso le presenze sulla costa romagnola. Nell’insieme della regione sono positivi i dati delle città d’arte e delle terme, mentre l’Appennino si colloca nel trend generalmente non positivo dell’intero comparto della montagna.
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ven 7 set 2001 17:53 ~ ultimo agg. 00:00
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E’ il primo bilancio dell’annata turistica tracciato dall’assessore regionale al Turismo Guido Pasi. “I conti li faremo alla fine – ha detto Pasi – ma non è escluso che il dato regionale possa collocarsi attorno ai 50 milioni di presenze. Sono cifre, qualcuno dice, da record. Ma si può ancora migliorare. Particolare importanza, soprattutto per la Riviera, ha avuto il mese di luglio, da diversi anni anello debole della catena. Accanto a questo risultato vi è stato il positivo incremento delle presenze italiane e straniere. Queste ultime rappresentano il futuro verso cui indirizzare l’offerta turistica e le campagne di promo-commercializzazione.
L’Agenzia regionale ha migliorato nel 2001 la sua vocazione verso i mercati esteri con azioni mirate e tramite cofinanziamenti di progetti delle Unioni di prodotto – ha osservato Pasi – ma dal prossimo anno questo indirizzo si accentuerà.
Soprattutto la Riviera, vera forza d’urto di valenza nazionale che con circa un terzo di turisti balneari batte qualsiasi concorrenza, con i suoi quasi 4mila alberghi e oltre 60mila alloggi di vario genere per una capacità ricettiva di circa mezzo milione di posti letto – ha aggiunto l’assessore regionale – dovrà, grazie anche ad un cambio favorevole, aggredire i mercati svizzero e inglese, e consolidarsi in quello di lingua tedesca e del Benelux. Occhio anche all’Est europeo, anche se chiaramente si aspettano segnali di consolidamento da quelle economie”.