Indietro
menu
Riccione

Giulia, la cattiva di "Cento Vetrine"

In foto: La riccionese Troiano interprete della soap opera di Canale 5
Ho scelto un lavoro che mi permette di giocare ed interpretare persone molto lontane da me".
Giulia Troiano da Riccione a Torino per interpretare una parte in Cento Vetrine, soap opera di Canale 5, dove è Mara, giovane ragazza madre che ha deciso di vendere il bambino che porta in grembo.
<img src= La riccionese Troiano interprete della soap opera di Canale 5
Ho scelto un lavoro che mi permette di giocare ed interpretare persone molto lontane da me".
Giulia Troiano da Riccione a Torino per interpretare una parte in Cento Vetrine, soap opera di Canale 5, dove è Mara, giovane ragazza madre che ha deciso di vendere il bambino che porta in grembo.
">
di    
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
sab 4 ago 2001 18:13 ~ ultimo agg. 00:00
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

“Sarà perché sono di Riccione, città nota per le sue trasgressioni, sta di fatto che appena mi vedono i registi mi propongono parti di ragazze decisamente fuori dal coro; come la cubista o la ragazza madre pronta a vendere il proprio bambino”.

Con i capelli mesciati rosso fuoco e il pancione finto, la faccia sempre arrabbiata ed insofferente, Giulia interpreta infatti una delle “cattive” di “Centovetrine”, telenovela tutta italiana che ha sbancato l’auditel. Un personaggio, quello di Mara De Simone, decisamente lontano da quello che è Giulia; solare, allegra e piena di vita.

“In Cento vetrine interpreto un personaggio cattivo ma molto divertente, forse perché molto diverso da quello che sono io. Ma decisamente stimolante per un’attrice”.
Nella soap opera di Canale 5 Giulia al momento è di passaggio, infatti il suo personaggio, dopo aver partorito, uscirà di scena, ma senza morire, questo lascia supporre che un giorno tornerà, forse per reclamare il figlio venduto. Ma su questo Giulia ha la bocca cucita.

La vita di questa giovane attrice riccionese è sempre stata segnata dalla voglia di fare l’attrice, tanto che anche nella scelta del Liceo è stato determinante il fatto che sotto la scuola ci fosse una bellissima sala teatrale.

“Non so quando ho deciso che volevo fare l’attrice, so solo che ho sempre pensato di voler recitare. Ho iniziato con il regista Pasquale D’Alessio di Riccione. Con lui ho interpretato “Anna dei Miracoli” e altri spettacoli tra Riccione e Rimini. Ma la scelta poi di studiare recitazione è arrivata dopo il liceo”.


Dopo la maturità classica, conseguita al Liceo Dante Alighieri di Rimini, Giulia ha deciso di frequentare a Bologna un corso formativo alla Scuola di Teatro. “Il corso mi serviva come base per poter affrontare poi le selezioni nelle scuole di teatro italiane. Ho fatto provini a Genova, Milano e Torino.
Ma solo nelle ultime due mi hanno preso. Ho infatti iniziato a frequentare la scuola di Filodrammatica a Milano ma dopo un mese ho scelto di andare a Torino per frequentare quella che ritenevo, dalle informazioni raccolte, la migliore scuola di Teatro italiana”.

A Rimini hai frequentato una scuola cattolica. Cosa ti hanno lasciato gli anni del liceo? “Sicuramente i bellissimi rapporti umani. L’amicizia con alcuni insegnanti come Bruno Sacchini, allora preside del mio Liceo e uomo di teatro. Mi piacerebbe in futuro poter lavorare anche con lui, magari proprio in zona. Ci siamo incontrati qualche sera fa al Cocorico, di cui cura la stagione teatrale, dove recitava Gabriele Lavia con il quale ho fatto il Misantropo”.


Raccontaci come sta andando con la notorietà televisiva?

“Non pensavo che già dopo un mese di Centovetrine la gente potesse riconoscermi. E invece… mi chiedono se Mara darà via il proprio figlio, se Giuliano (il protagonista.ndr) si sposa con Elena Ma la cosa più divertente è che io mi imbarazzo più di loro”.

Giulia, non puoi sfuggire alla domanda che fanno tutti i giornalisti agli attori: preferisci lavorare in teatro, al cinema o in tv?

“Al momento, avendo per lo più lavorato in teatro, posso dire che è quello che più mi appassiona. Ma ho curiosità verso il cinema. L’esperienza in televisione è molto stimolante. Ho scoperto un modo di lavorare completamente diverso. L’ambiente che ho trovato poi, a Centovetrine è molto positivo. Tutti mi aiutano, dagli attori ai tecnici. C’è una grande disponibilità da parte di tutti”.

Con chi ti piacerebbe lavorare tra i registi italiani?

“Purtroppo il regista con cui vorrei lavorare non c’è più. Si chiamava Federico Fellini”.

Barbara Bastianelli