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Rimini

Arlotti su opere d'arte e vandalismo

In foto: L'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Rimini Tiziano Arlotti con una nota fa il punto della situazione sulla manutenzione delle opere d'arte cittadine. Questo l'intervento di Arlotti:
L'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Rimini Tiziano Arlotti con una nota fa il punto della situazione sulla manutenzione delle opere d'arte cittadine. Questo l'intervento di Arlotti:
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mer 8 ago 2001 18:50 ~ ultimo agg. 00:00
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“Di recente Amia ha terminato il lavoro di ricognizione su tutte le cosiddette opere d’arte (in gran parte ponti e sottopassi) presenti sul territorio comunale. La stessa azienda di servizi ha compilato un preventivo per la manutenzione ordinaria di tutte queste strutture- che sono decine e decine – in passato molto spesso trascurate. Per un primo intervento occorrono circa 900 milioni di lire. Sarà mia cura proporre l’inserimento di questa specifica voce nella parte straordinaria del bilancio, divisa nei tre anni del programma degli investimenti. In questo modo la manutenzione delle opere d’arte, che attualmente viene fatta su richiesta del Comune, godrà di una programmazione annuale ben definita.

Più in generale mi sto rendendo conto che piccoli e meno piccoli vandalismi ai danni della cosa pubblica hanno un costo sempre maggiore per le casse del Comune di Rimini. Annualmente gli atti vandalici costano all’Amministrazione Comunale qualche centinaia di milioni. Da parte nostra attiveremo controlli maggiori ma nel contempo auspico che anche la magistratura, allorché si trovi a giudicare soggetti colpevoli di atti di vandalismo, disponga in maniera sistematica pene alternative e significative come avviene in altre realtà italiane. Penso ad esempio a periodi di lavoro di utilità sociale, da prestare presso enti pubblici o associazioni di volontariato. La cosa inaccettabile è che queste azioni teppistiche prendano di mira non solo parchi e attrezzature di proprietà del Comune ma anche il patrimonio storico- monumentale. E non è scomparso il malvezzo di deturpare con graffiti opere di pregio storico e architettonico.”