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Politica Rimini

Pecci (Lega) su delibera Galvanina: si cementifica anche il Parco

In foto: l'area del Parco (Google Maps)
l'area del Parco (Google Maps)
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
mar 31 ott 2017 18:29 ~ ultimo agg. 19:07
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L’Amministrazione comunale cambia lo strumento urbanistico per sanare buona parte degli abusi del Parco della Galvanina. E’ questo l’aspetto che Marzio Pecci la Lega Nord di Rimini sottolinea della delibera approvata ieri mattina in Commissione Consiliare a Rimini (vedi notizia).

“Al di là delle valutazioni politiche sul progetto, più o meno apprezzabile, ciò che emerge è che sull’area del Parco della Galvanina insistono circa mq 3.000 di opere abusive che avrebbero dovute essere demolite da molti anni, come è accaduto per diversi cittadini che abitano nel forese e che invece sono ancora lì pronte, oggi, ad essere sanate, con questa delibera di tutti i gruppi politici di maggioranza”.

“In attesa della cementificazione dell’arenile con il Parco del mare (che continua avere la contrarietà dei bagnini e di molti albergatori) ora procede con la cementificazione (riminizzazione2.0)) dei parchi e soprattutto del Parco della Galvanina posto sul più bel colle di Rimini”.

La presentazione del progetto svolta dal Presidente della Commissione (si noti che è un tecnico!) e dall’Assessore è stata parziale, reticente ed insufficiente, contrariamente ai tecnici comunali che hanno evidenziato, su sollecitazione dei Consiglieri della Lega, la illegittimità di una parte delle superfetazioni che avrebbero dovuto già essere state demolite in quanto abusive e non condonabili per violazione delle norme paesaggistiche, come ebbe a rilevare la Sopraintendenza. Il ripristino della legittimità dello stato di fatto, nella fattispecie, potrebbe essere realizzato, come è accaduto in tanti altri casi ai cittadini riminesi, mediante la demolizione delle opere abusive, soprattutto perché esse non incidono sull’assetto produttivo dello stabilimento delle acque minerali. Nell’attività di propaganda il sindaco ha sempre ripetuto di credere nella valorizzazione dell’entroterra perché esso è depositario delle radici e della storia delle nostre culture e quindi deve essere salvaguardato nei suoi valori ambientali e paesaggistici. Sorge a questo punto spontanea la domanda: come può essere credibile chi sostiene la cementificazione del Parco della Galvanina?

Purtroppo in Commissione l’assessore, che rappresenta la Giunta ed il Sindaco, non è stata in grado di motivare non solo la delibera ma anche di spiegare come il parco delle terme della Galvanina rientri in una strategia di turismo delle terme. L’unica risposta è stata che tutto viene lasciato alla “libera concorrenza”.  Il liberismo dell’assessore lascia decisamente basiti e ci consente di dire che tale proposta di delibera, così come presentata, è priva di trasparenza, di strategicità e di interesse collettivo”.