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Icaro Sport

Riccardo Badioli nuovo allenatore del settore giovanile e della prima squadra IBR

In foto: Riccardo Badioli
Riccardo Badioli
di Icaro Sport   
Tempo di lettura lettura: 4 minuti
gio 17 ago 2017 01:17 ~ ultimo agg. 01:18
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Riccardo Badioli entra a far parte dello staff Angels e sarà l’allenatore della Prima Squadra IBR e l’allenatore in seconda di Massimo Bernardi dell’Under 18 Eccellenza.

Un colpo incredibile per la dirigenza gialloblù, che si assicura uno degli allenatori più preparati tecnicamente, tatticamente e di lavoro mentale non solo della Romagna, ma di tutta Italia dato il curriculum e i risultati ottenuti.

Siamo andati a trovarlo, vediamo cosa ci ha detto…

È un nuovo acquisto Angels, sicuramente uno dei più importanti. Per chi non la conoscesse, ci racconti la sua storia nella pallacanestro…
“Storia un po’ lunga (ride ndr). Dopo anni in gioventù tra le piccole società di Pesaro che poi hanno fatto la storia, ho avuto l’onore di entrare nella Scavolini dalla fine degli anni ‘80 fino agli anni 2000. Un’esperienza davvero bellissima. Ho allenato la Scavolini da tutti i livelli e in tutte le categorie, con soddisfazioni enormi dal punto di vista sia umano che sportivo. Poi finita quello esperienza a causa del fallimento ben noto a tutti ho girato per l’Italia. Prima Foligno. Poi Urbania. Altre squadre di Pesaro. Nell’ultima parte sempre in Romagna tra Riccione e Misano e poi oggi negli Angels. Quando mi è arrivata la telefonata di Paolo non ci potevo quasi credere. Era una chiamata che aspettavo da dieci anni. È stata una bellissima cosa. Avventura che sono prontissimo ad affrontare nel migliore dei modi”.

Perché aspettava questa chiamata da dieci anni?
“Perché conosco bene l’idea della pallacanestro di Paolo (Carasso, ndr), che guarda oltre alle cose banali. Ha una visione del basket che pochissimi, quasi nessuno ha. E poi per la grande storia degli Angels. Tutti la conoscono. Anche nel pesarese. E lasciami dire, anche in tutta Italia. Tutti sanno come sono e cosa hanno fatto nella storia gli Angels. Una struttura dove si respira pallacanestro. È il sogno di ogni allenatore essere chiamato e poter lavorare in una società dove puoi vivere la palestra 24 ore su 24, dove ci sono dei mezzi che sono basati sulla crescita del settore giovanile, dove l’aria è pallacanestro. E sono felicissimo oggi di poterla respirare”.

Paolo Carasso ha detto che lei è l’allenatore perfetto per questa società per caratura tecnica e per la passione che ci mette ogni giorno volendo vivere sul parquet. Oggi gli allenatori sono ancora così o ce ne sono sempre meno?
“Io di allenatori così ne conosco tanti, nel pesarese e in altre zone e la voglia di fare e a volte non è allineata alle società soprattutto dal punto di vista economico. Alle volte è difficile avere la struttura, cosa che qui a Santarcangelo è incredibile. Sono strutture che permettono agli allenatori che hanno voglia e passione di sviluppare e di far vedere le proprie capacità. Se uno fa l’allenatore e non ha voglia di stare in palestra è inutile. Quando andavo a dormire pensavo al giorno stesso e al giorno dopo di lavoro. Sono sensazioni che sono uniche e lavorare con i ragazzi è qualcosa di pazzesco”.

L’anno prossimo sarà allenatore nelle giovanili e allenatore della Prima Squadra IBR. Cosa si aspetta da questa annata?
“Quando mi sono sentito la prima volta, Paolo mi ha presentato un progetto bellissimo. Mi ha chiesto di lavorare insieme a Massimo (Bernardi, ndr) ed io sono assolutamente contentissimo di lavorare con lui e vedere il suo metodo. Luglio l’ho passato con lui sul campo e ho già preso contatto con lui e la sua pallacanestro. Il lavoro con i giovani mi piace tantissimo. Sviluppare le loro qualità, fa loro capire come muoversi e farli migliorare. Il tutto va di pari passo con l’IBR, che sarà una squadra dove inseriremo giovani e giovanissimi e dove io cercherò di sviluppare, oltre che le capacità tecniche, tattiche e portare risultati, la fiducia di loro stessi. È una sfida bellissima. Cercherò di far capire quanto è importante la collaborazione la mentalità cestistica. Come si fa a non pensare che questo sia un progetto positivo. È da cavalcare con grande entusiasmo”.

Le piace più allenare i giovani o una prima squadra?
“Sono sensazioni diverse. Quella con i giovani è splendida perché tu sei il loro faro. Sei la guida che deve insegnare loro a muoversi sul campo, che deve insegnare pallacanestro. Ed è qualcosa di speciale. Per quanto riguarda una Prima Squadra è diverso perché bisogna guardare di più ai risultati, ma l’aspetto che va curato di più è il rispetto. Verso i propri compagni, lo staff e la società. Ho avuto il piacere di essere al fianco dei migliori allenatori d’Italia e questo è assolutamente il primo punto da ‘rispettare’”.

Una promessa per quest’anno.
“Quest’anno sarà un piacere bellissimo. Quando tu inizi una nuova avventura l’importante è quella di farsi conoscere nell’unica lingua che non è l’italiano, ma p la pallacanestro e mettere il basket sul campo. È come lo staff tecnico. Farò tutto quello che è nelle mie capacità. Sarà un percorso splendido, ma anche tortuoso. Ci saranno momenti belli e meno belli. Dovremo parlare la stessa lingua e sarò disposizione”.

Devo essere sincero. Avere avuto questa chiacchierata è stato un piacere. È stato un piacere perché senti la passione, senti la voglia di un allenatore di voler insegnare, ma allo stesso tempo divertirsi. Senti quanto la pallacanestro sia importante sia per un giocatore quanto per un allenatore. Senti che tutto questo, ancora una volta di più, è lo sport più bello del mondo.
Un nuovo acquisto che darà agli Angels tantissima esperienza, tantissima energia, tantissima passione e tantissime emozioni.
Pronti a decollare. Riccardo Badioli è pronto a far volare ancora più in alto gli Angels!

Cristian Tartaglia