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Attualità Rimini

Abbandoni fittizi di minori, a Rimini un caso "pilota"

In foto: l'ufficio immigrazione della Questura
l'ufficio immigrazione della Questura
di Redazione   
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ven 20 gen 2017 19:19 ~ ultimo agg. 21 gen 15:40
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Sugli abbandoni di minori albanesi che poi si configurano pretestuosi, da Rimini arriva un caso significativo anche per quello che è il suo esito. Era arrivato in Italia qualche tempo fa il minorenne albanese presentatosi presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Rimini dichiarando di essere rimasto solo; per questo era stato trasferito in una struttura di accoglienza per minori del territorio accedendo a tutti i servizi previsti dalla legge in questi casi.

E’ un fenomeno non nuovo – ricorda la Questura di Rimini – quello dei minori albanesi che si dichiarano bisognosi di assistenza al fine di accedere ai benefici assistenziali forniti dai Comuni italiani, ma in questo caso nuovo è stato l’approccio utilizzato dai poliziotti dell’Ufficio Immigrazione: tramite una minuziosa ricerca estesa su tutto il territorio nazionale hanno rintracciato in Veneto una sorella del ragazzo, da tempo in Italia, sposata con figli e regolarmente soggiornante. La donna, contattata dagli agenti e pressata dalle loro domande, ha infine ammesso di essere a conoscenza della presenza in Italia, a Rimini, del fratello.

In qualità di familiare prossimo è stata quindi informata di avere nei confronti del minore congiunto dei precisi obblighi giuridici, la cui violazione avrebbe comportato anche conseguenze penali. La donna ha subito accettato di prendersi cura del fratello fino al raggiungimento della maggiore età.

La Questura di Rimini ricorda che nei casi più gravi le condotte tenute dai genitori o da chi esercita la patria potestà sui minori che dolosamente creano le condizioni per la presa in carico da parte delle istituzioni dei ragazzi, possono integrare fattispecie di reato come truffa ai danni dello Stato e, nei casi di minori sotto i 14 anni, anche quella di abbandono di minore