Beatificazione don Oreste. Fase diocesana forse chiusa per il decennale
Nove anni va, la notte tra l’1 e il 2 novembre, moriva don Oreste Benzi. A partire da questa sera il sacerdote dalla “tonaca lisa” wsarà ricordato nella sua città, Rimini e in molte altre città d’Italia e del mondo, nei 38 Stati in cui la sua opera si è diffusa ed è in continua espansione.
Le celebrazioni eucaristiche, spesso presiedute dai vescovi dei luoghi in cui si svolgono, sono anche opportunità di ripercorrere i passi di don Oreste incontrando i poveri che lui era solito avvicinare in luoghi insoliti.
«Don Oreste va meditato, ma non in modo nostalgico – sottolinea Giovanni Ramonda, responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII fondata da don Benzi – Dobbiamo meditare il cuore di don Oreste e dire il nostro sì davanti a tutti i nuovi fronti di condivisione con i poveri e gli emarginati. Abbiamo un campo di azione stupendo che ci attende. I giovani vanno dove vedono la credibilità».
Prosegue nel frattempo la causa di beatificazione del sacerdote riminese. A distanza di due anni dall’avvio, il giudice del processo, don Giuseppe Tognacci, fa sapere che «sono stati ascoltati 70 testimoni fra i cento citati dalla postulazione e altri 2 tra quelli citati d’ufficio» e preannuncia che, continuando con questo ritmo, la fase diocesana del processo si potrebbe chiudere entro il prossimo anno, che «grazie a Dio va a coincidere con il decimo anniversario della morte» .
La notte di don oreste a Rimini:
Adorazione e Confessioni
Partenza dei gruppi per l’esperienza nelle unità di strada
S. Messa conclusiva
I principali eventi previsti in questi giorni sono indicati nel sito www.donoreste.it