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Attualità Rimini

Regolamento Polizia urbana: misure più rigide ma non per i bambini

In foto: Mazzotti e Sadegholvaad (Newsrimini.it)
Mazzotti e Sadegholvaad (Newsrimini.it)
di Maurizio Ceccarini   
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mer 8 apr 2015 13:33 ~ ultimo agg. 9 apr 14:14
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Da una parte la volontà di un giro di vite contro situazioni intollerabili come i parcheggiatori abusivi, dall’altra il buon senso nel distinguere chi mangia semplicemente un gelato sugli scalini di piazza Cavour da chi ci bivacca.  Questa mattina in Prima Commissione è cominciato l’iter modificativo del Regolamento di Polizia urbana, con l’esame delle integrazioni proposte. A indicare contenuti e senso delle modifiche, l’assessore Sadegholvaad e il comandante della Municipale Mazzotti.

Tra le principali novità proposte dalla Giunta, la tutela del patrimonio monumentale della Città e dei bambini: potranno giocare senza divieti sul territorio comunale, compresi i condomini, nel rispetto del riposo altrui e dell’incolumità loro e di terzi. Resta da definire quale sia l’età di un bambino: la Giunta pensa a 10 anni, in commissione è stato chiesto di arrivare a 12.

Per quanto riguarda il decoro urbano, prevista l’introduzione di specifici divieti come quelli di gettare sul suolo pubblico mozziconi di sigaretta o gomme da masticare come pure dar cibo ai piccioni; obbligo per i proprietari d’immobili commerciali sfitti di custodire la proprietà in maniera civile e decorosa (in caso di contestazione, ci sono 15 giorni per il ripristino); introduzione dell’attività di mediazione sociale per migliorare la convivenza civile; tutela delle persone incapaci o minorenni in casi d’emergenza o urgenza, ma anche disposizioni contro i lavavetri, con il divieto di avvicinarsi ai veicoli, i parcheggiatori abusivi o l’utilizzo di animali per l’attività d’accattonaggio.

Aprirà anche un ufficio per la mediazione sociale per dirimere le questioni che non comportano reati. La decisione dell’ufficio, per chi accetterà di sottoporsi al suo servizio, sarà vincolante.

Nel 2014 sono stati 831 i verbali di contravvenzioni per violazioni al regolamento di Polizia urbana nel comune di Rimini. 306 casi riguardavano pallinari, con sanzioni da mille euro (in buona parte però non pagate) e 48 partecipanti, sanzionati con 50 euro.

70 invece quelle per la prostituzione. 56 a clienti, con sanzioni da mille euro quasi sempre pagate, e 14 le prostitute, che invece spesso hanno presentato ricorso.

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La sintesi delle proposte di modifica trasmessa dall’Amministrazione Comunale:

Oltre alle nuove fattispecie, nel Regolamento è introdotto il principio che oltre alle sanzioni pecuniarie indicate deve immediatamente cessare la stessa attività illecita, prevedendo l’immediata rimozione delle opere abusive e il ripristino, così come, quando dalle attività sanzionate derivino proventi economici, col nuovo regolamento è sempre disposto il sequestro amministrativo ai fini della confisca dei mezzi utilizzati e dei proventi realizzati.

Le modifiche proposte introducono la tutela del gioco dei bambini sia nei luoghi pubblici come strade, piazze, marciapiedi o portici, sia nelle aree a verde pubblico dove è sempre consentito il gioco dei bambini come lo deve essere nei cortili, nei giardini e nelle aree scoperte delle abitazioni private (fatte salve le fasce orarie di tutela della quiete e del riposo).

A tutela del decoro urbano il nuovo Regolamento prevede l’introduzione di diversi divieti specifici come il divieto di gettare su suolo pubblico mozziconi di sigaretta, gomme, involucri, bottiglie e altri contenitori, o espletare bisogni fisiologici e sputare su suolo pubblico (da Euro 25 a Euro 150). Vietato anche dar da mangiare ai piccioni, cosi come collocare su muri, lampioni, recinzioni, barriere di protezione di monumenti o altri elementi di arredo urbano oggetti di ricordo, fotografie, manifesti, scritti e disegni, striscioni (sanzione da Euro 100 a Euro 600). Vietato anche presso gli edifici di valore monumentale consumare alimenti, dormire, stazionare con animali (da 25 a 300 euro la sanzione) così come è vietato arrecare disturbo o molestia agli utenti nelle biblioteche civiche.

Un’attenzione particolare poi è introdotta verso i proprietari di immobili commerciali, sfitti o comunque non utilizzati, che dovranno essere custoditi e mantenuti dalla proprietà attraverso la pulizia costante delle saracinesche e delle vetrine o l’oscuramento delle stesse nel rispetto del decoro cittadino e delle caratteristiche della via stessa (sanzione prevista da € 25 a € 300). Dovranno inoltre impedire l’affissione esterna e interna alle vetrine, di manifesti, volantini, così come dovranno essere rimosse le insegne degli esercizi cessati, con ripristino dello stato dei luoghi (da € 25 a € 300) con l’obbligo di rimozione entro 15 giorni dalla contestazione o notifica dell’illecito; la mancata rimozione entro il termine indicato comporterà l’applicazione della sanzione amministrativa da € 80 a € 600.

Oltre alle sanzioni per comportamenti indecorosi nel nuovo regolamento viene introdotto l’istituto di mediazione sociale, attraverso cui il Comune favorisce la mediazione sociale intesa come mezzo per migliorare la convivenza civile e favorire la bonaria composizione dei conflitti, ponendo a disposizione dei cittadini uno specifico servizio svolto da personale addetto.

Per migliorare l’efficacia del contrasto verso fenomeni odiosi specie verso le persone più indifese nell’articolo 30 del regolamento vengono introdotte due novità sia contro i lavavetri (sanzione prevista da 50 euro a 300), sia verso i parcheggiatori abusivi.

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Il commento dell’assessore Jamil Sadegholvaad:

“A 15 anni di distanza dalla sua approvazione è divenuto più che necessario operare una revisione organica delle disposizioni contenute alla luce della trasformazione del Paese sia da un punto di vista normativo ma soprattutto sociale. Una revisione per rendere più incisiva l’azione della Polizia municipale, e più in generale di tutte le forze dell’ordine, e migliorare le condizioni di vivibilità nei centri urbani, la convivenza civile e la coesione sociale con la regolazione delle attività negli spazi collettivi.

Non va dimenticato infatti che in questo lasso temporale è sensibilmente mutata la percezione e l’attenzione nei confronti di fenomeni, anche di modesto degrado urbano, che veicolano problematiche più complesse nella relazione tra città e cittadino. In questo senso, pur confermando la struttura dell’attuale regolamento – incardinato sui principi della “sicurezza sostenibile” secondo cui i divieti per essere efficaci devono essere applicati solo ad aspetti significativi della vita sociale della comunità e garantiti da un sistema adeguato di controlli e sanzioni – cerchiamo ora di introdurre alcune importanti novità capaci d’intercettare le nuove attese dei cittadini in tema di diritto alla sicurezza e alla fruibilità della città. Qui il tema della sicurezza ovviamente deve essere declinato in termini di “percezione di sicurezza” soprattutto per alcune categorie di persone come donne sole, anziani o minori più esposte, e quindi maggiormente sensibili, ad alcune potenziali minacce di contesto.”

Così com’è aumentata la percezione del valore dei centri storici e dei luoghi pubblici su cui sono state investite ingenti risorse pubbliche per la loro valorizzazione e manutenzione. Una nuova percezione che rende necessaria l’esigenza di richiamare al rispetto delle condizioni di dignità e decoro dei luoghi pubblici e anche quella di responsabilizzare i proprietari per la buona tenuta degli immobili destinati ad attività commerciale quando non utilizzati. Questo perché assolutamente convinti che il decoro e la bellezza di una città (che non è solo bellezza di piazze, vie e monumenti ma anche correttezza e responsabilità dei comportamenti individuali con una ‘finestra diretta’ sulle abitudini collettive) siano elementi legati a doppio filo con il tema dell’appartenenza, del civismo, dell’attaccamento alle sorti dei luoghi dove si è nati o si vive.

Un punto per noi molto significativo e d’orgoglio, poi, è rappresentato dalla opportunità di affermare, anche attraverso il regolamento di polizia urbana, quella cultura dell’infanzia che ha posto un’attenzione crescente ai bisogni, alle aspettative e ai diritti dei bambini – e correlativamente ai doveri dei genitori e della comunità nei loro confronti – specie per quanto riguarda il loro diritto al gioco. Un diritto inalienabile al centro della normativa internazionale e nazionale, a cui con queste norme diamo concreta attuazione.”

“Ricordo che il Comune di Rimini, negli ultimi due mesi si è impegnato in una campagna di informazione attraverso manifesti e inserzioni proprio sugli argomenti del decoro e della discrezione dei comportamenti da riservare verso i luoghi di Rimini. A questa fase informativa e educativa, faremo seguire da subito un’azione di vigilanza e controllo ed eventuali sanzioni per il rispetto dei nuovi articoli del Regolamento. Saremo rigorosi”.