Indietro
menu
Provincia Regione

Giornata Vittime Amianto. A Rimini 92 casi di mesotelioma dal '96

In foto: Repertorio
Repertorio
di Redazione   
Tempo di lettura lettura: 2 minuti
lun 27 apr 2015 14:50 ~ ultimo agg. 28 apr 11:10
Facebook Whatsapp Telegram Twitter
Print Friendly, PDF & Email
Tempo di lettura 2 min
Facebook Twitter
Print Friendly, PDF & Email

In occasione della Giornata Mondiale per le Vittime dell’Amianto che si celebra domani la Regione ha presentato la sezione “Amianto. Vite in polvere” sul sito dell’Assemblea legislativa regionale che raccoglie memorie e testimonianza di persone che hanno pagato le conseguenze del contatto con una sostanza che per anni è stata prodotta e usata senza la consapevolezza della sua nocività.

Con l’aggiornamento a fine 2014 i casi di mesotelioma maligno riscontrati dal 1996 su cittadini residenti in Emilia-Romagna sono arrivati a 2.127 e nella gran parte di essi è stata accertata l’esposizione all’amianto. I dati indicano un trend di crescita: negli ultimi anni i casi rilevati sono più che raddoppiati, passando dai 73 l’anno del 1996 ai 154 del 2013. La provincia più colpita è Bologna con 474 casi in totale dal 1996, ma se si valuta il dato in rapporto alla popolazione residente l’incidenza maggiore di questa malattia si riscontra nella provincia di Reggio Emilia, con 308 casi. Rimini, con 92, è la provincia con meno casi.

Il 74,7% dei casi è stato diagnosticato dopo i 64 anni, l’1,9% prima dei 45 anni e il restante 23,4% nella fascia d’età 45-64 anni. Nella maggioranza dei casi si tratta di uomini (1.529, il 72% circa).

La Regione ha anche istituito una mappatura dei siti pubblici o privati contenenti amianto da bonificare. Dei 1.198 edifici ne sono stati bonificati 776 (dati aggiornati al giugno 2014): ne rimangono 422. Su tutti questi siti le Aziende Usl svolgono attività di controllo e vigilanza per verificare che i proprietari mettano in atto tutte le procedure previste dalla legge per la tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini. Anche in questo caso Rimini, con 17 siti ancora da bonificare, è quella con l’incidenza minore e rispetto al giugno 2014 diversi interventi sono stati messi in atto come quello per la bonifica di due capannoni dell’ospedale di Rimini esterni alla struttura centrale.