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Per il decennale la Notte Rosa abbraccia le Marche

In foto: Gnassi e l'immagine 2014 (Newsrimini.it)
Gnassi e l'immagine 2014 (Newsrimini.it)
di Redazione   
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lun 9 mar 2015 13:05 ~ ultimo agg. 10 mar 11:16
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La Notte Rosa si estende nelle Marche. Lo fa sapere il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, primo promotore dell’iniziativa, in un messaggio che guarda all’edizione del decennale.  Gnassi insieme all’assessore al Turismo della Regione Emilia Romagna, Andrea Corsini e all’Unione di Costa ha incontrato nei giorni scorsi il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, per discutere il progetto di estendere la Notte Rosa a Gradara, Gabicce e Pesaro. Ci sono le condizioni per partire quest’anno in via sperimentale e poi consolidarlo l’anno prossimo.

Così come per il progetto delle Terre di Piero, Gnassi vede nella collaborazione con le Marche una dimensione che senza dare troppo conto ai confini amministrativi guarda al rilancio della fascia adriatica. E, nelle considerazioni sui dieci anni della Notte Rosa, ricorda come ci sia chi ha quantificato in un miliardo di euro l’indotto prodotto dall’evento.

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La dichiarazione di Andrea Gnassi:

“L’edizione 2015 della Notte Rosa è quella del decennale. Nel 2006 condividevamo la necessità di ridare impulso alla capacità di ‘fare tendenza’ della Riviera romagnola attraverso un progetto che andasse oltre il classico evento. La Notte Rosa rappresentò proprio questo: la piattaforma entro cui protagonismo diffuso, grande musica e grande spettacolo, offerta turistica condividevano la medesima traiettoria. Il turismo è l’unica industria che non esporta prodotti ma importa consumatori. Per farlo migliora l’hardware delle città e, allo stesso tempo con uguale determinazione, investe sul software, vale a dire sulla produzione di beni immateriali capaci di offrire emozioni. La Notte Rosa è stato ed è tutto questo, macinando milioni di presenze, migliaia di posti di lavoro e, in 10 anni, un ritorno economico diretto e indotto che c’è chi ha ‘quantificato’ in un miliardo di euro. Pleonastico ribadire come, a distanza di anni che sembrano quasi ere geologiche, un appuntamento di tali dimensioni e ambizioni sia ormai rimasto il solo in piedi nel Paese squassato dalla crisi. Una piattaforma di emozioni, una vittoria di tutta la comunità riminese e romagnola, che racconta all’Europa la migliore immagine del Paese. Ma che non può stare ferma e ha sempre l’esigenza di innovare, rilanciare.

Io credo che la Notte Rosa sia pronta per un nuovo salto di dimensione, per trasformarsi nel vero progetto di rilancio della fascia costiera adriatica, abbattendo confini amministrativi che, troppo spesso, sono barriere di carta, superate dalla realtà (e dal realismo) dei fatti. Nelle scorse settimane ne ho parlato con il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, con l’assessore al Turismo della Regione Emilia Romagna, Andrea Corsini e con l’Unione di Costa. Il progetto di estendere la Notte Rosa a Gradara, Gabicce e Pesaro è fattibile e percorribile, magari sperimentalmente nel 2015 per poi consolidarsi l’anno prossimo. Abbiamo davanti questa possibilità: rimarcare la centralità di territori omogenei, dalla fortissima vocazione all’accoglienza, che già collaborano su programmi turistici e culturali di eccellenza (penso alle Terre di Piero della Francesca), attraverso la condivisione degli obiettivi di quello che, senza dubbio, è il punto più alto e spettacolare dell’estate italiana.

Qui non si tratta più di curare il proprio orticello, ma semmai di allargarlo fino a farlo crescere e diventare foresta.”.