L’Amministrazione Comunale può usare tutta la “moral suasion” di cui dispone, ma non ci sono strumenti normativi, nè per la Giunta nè per la Regione o altri enti pubblici, di intervenire sulle tariffe di accesso all’aeroporto Fellini che è a gestione privata.
Così l’assessora alla Mobilità del Comune di Rimini Roberta Frisoni ha risposto a un’interrogazione di Enzo Ceccarelli della Lega sul caso sollevato qualche giorno fa da Striscia la Notizia (vedi notizia) sulla tariffa di cento euro per i bus che entrano al Fellini per scaricare i passeggeri, con la conseguente scelta in molti casi di lasciarli fuori dalla sede aeroportuale con tutti i problemi di sicurezza connessi.
Ribadendo che uscite sui media nazionali come quella su Striscia non giovano al territorio, l’assessora ha ricordato che a inizio 2023 cominceranno, come già annunciato nei giorni scorsi, i lavori per la rotatoria con via Cavalieri di Vittorio Veneto e la messa in sicurezza del tratto dell’Adriatica a ridosso dell’aeroporto, tratto di cui l’Amministrazione è entrata recentemente in possesso da Anas.
Visto che l’aeroporto rientra in ambiti di strategie e promozione turistica, gli strumenti per dialogare ci possono essere, ha detto Ceccarelli ricordando anche il ruolo del sindaco di Rimini che è anche presidente di Visit Romagna.