Leonardo Acori non è più l’allenatore del Rimini. La sconfitta patita ieri (sabato) dai biancorossi a Trieste (2-0), seguita dalla contestazione dei tifosi al seguito, ha fatto precipitare una situazione già “critica”. Avevamo letto in maniera corretta lo sfogo del presidente della società biancorossa, Giorgio Grassi: il principale destinatario del “j’accuse” era proprio il condottiero di Tordandrea, quasi “delegittimato” dalle parole del numero uno del Rimini (vedi la notizia).
Il K.O. in casa della seconda della classe, per una squadra in crisi di risultati fuori casa come quella in maglia a scacchi più che preventivabile, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Del resto tra il tecnico più vincente della storia del Rimini e la società attuale il feeling non è mai sbocciato veramente. La sua chiamata dopo le dimissioni di Righetti è sembrata più un voler proporre un nome gradito a città e tifosi che una scelta ponderata in base alle caratteristiche tecnico-tattiche dei giocatori in rosa. Lunedì verrà comunicato il successore. Non ci stupiremmo fosse “promosso” il viceallenatore Marco Martini, magari affiancato da Adrian Ricchiuti (o viceversa). Anche perché martedì il Rimini tornerà già in campo e l’avversario si chiama Vicenza.
LA NOTA DELLA RIMINI CALCIO
Il Rimini F. C. rende noto che il signor Leonardo Acori è stato sollevato dall’incarico di responsabile tecnico della prima squadra. A mister Acori, cui va la riconoscenza e la gratitudine per il lavoro svolto in questi mesi con grande passione e professionalità, la società formula l’augurio per un futuro professionale e personale ricco di soddisfazioni.
Il nome del nuovo responsabile tecnico della prima squadra verrà comunicato nella giornata di domani.
Ufficio stampa Rimini F. C.
L’ultimo dopogara riminese di Acori:
Ecco cos’aveva detto invece alla vigilia, in modo “profetico”: “Nel calcio di adesso c’è solo un colpevole: l’allenatore”.
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