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Il Cocoricò paga la Tari. Capodanno salvo

Una serata al vecchio Cocoricò

Si risolve la querelle tra il comune di Riccione e la società che gestisce il Cocoricò, colpito da un’ordinanza di chiusura nei giorni scorsi per il mancato pagamento della Tari.

Il patron del Cocoricò si era sfogato in una lettera in cui parlava di ricorsi al Tar e  annunciava possibili richieste danni per il clima di incertezza attorno alla festa di Capodanno organizzata dalla discoteca per via dell’ordinanza. Una lettera scritta da Fabrizio De Meis, soprattutto per rassicurare sul fatto che il Capodanno al Cocco non era a rischio. (vedi notizia)

Di lì la risposta, ferma, della sindaca Renata Tosi. Staremo a vedere se questa volta pagheranno, aveva detto. “I danni dovremmo chiederli noi”. (vedi notizia).

Ora la società Fdm ha versato le due rate della Tari 2018, aprendo la via alla revoca dell’ordinanza di chiusura. Resta però da pagare ancora un importo: per questo ci sono trenta giorni di tempo.

Intanto l’amministrazione di Riccione annuncia nuovi provvedimenti per un’altra decina di attività, sempre per Tari non versata. Tra queste ci sarebbero ristoranti, negozi e un albergo.

 

 

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