CNA critica con l’amministrazione di Riccione, dopo l’ordinanza che nello scorso week end ha vietato la vendita di bevande alcoliche (vedi notizia) in strada da parte delle attività commerciali nell’area a mare della ferrovia, compresa l’area del Marano. Un’ordinanza – entrata in vigore dopo alcuni episodi di vendita di alcool a minori – valida per il week end che potrebbe ripetersi nei prossimi fine settimana, fino a settembre. Il direttivo dell’associazione di categoria spiega in una nota di aver appreso dai giornali, ieri, dell’ordinanza sindacale, emanata in maniera improvvisa. “Tale provvedimento è prima di tutto iniquo, penalizzando una parte del tessuto economico cittadino, ed inefficace alla soluzione del problema” scrive CNA.
“Siamo sbigottiti di fronte all’ennesimo provvedimento che per punire qualcuno colpisce tutti” prosegue la nota, che cita i provvedimenti, emanati gli scorsi anni, sulle emissioni sonore: anche in quel caso, secondo l’associazione, si trattò di una “sperimentazione improvvisa” entrata in vigore in piena estate, che aveva allontanato un’importante fetta di target turistico giovanile.
Insomma, CNA critica la pratica del divieto generalizzato, “andando a penalizzare attività artigiane che promuovono le nostre tipicità, arricchendo la nostra offerta e che non sono certo la causa dei problemi al Marano!”