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Tagli ai rinforzi: consegnata a Ministro Maroni interrogazione della Marchioni

La Marchioni chiede “Quali urgenti iniziative intende adottare il Ministro per mantenere le promesse che questo governo ha ampiamente e largamente profuso sin dall’inizio della legislatura, di garantire la sicurezza di tutti i cittadini; e se questa promessa non passi anche dal riportare urgentemente il contingente di polizia, nei mesi estivi a Rimini, almeno ai numeri dell’anno 2010».
La Marchioni ricorda al ministro Maroni che «lo scorso anno sono arrivati a Rimini 123 poliziotti. Per compensare i pochi aggregati del 2010 (negli anni precedenti arrivavano non meno di 150 poliziotti), il Ministro della Difesa, aveva confermato l’impiego dell’esercito la cui utilità si è rivelata scarsamente rilevante, dal momento che i militari non hanno preparazione specifica, né qualifica adeguata, tant’è che debbono avere sempre vicino un poliziotto. Quest’anno il Questore ha annunciato che i poliziotti che giungeranno a Rimini come rinforzo saranno solamente 80 (43 in meno dell’anno scorso), mentre saranno solo 8 per la Polizia stradale, 10 per la polizia ferroviaria e zero per la polizia di frontiera, numeri assolutamente insufficienti per fra fronte alle esigenze di sicurezza dei cittadini e dei turisti».
Il ministero dell’Interno «ha però imposto ugualmente l’apertura dei posti estivi di polizia di Riccione e Bellaria anche se non saranno in grado di essere funzionali e tanto meno operativi ; basti pensare che il solo Posto estivo di Riccione poteva contare su 55/60 unità mentre quest’anno ne avrà solamente 4 o 5. Sarà solo un’ immagine di facciata».
Critiche anche al periodo limitato dei rinforzi, solo luglio e agosto, che «consente una operatività ridotta, mentre sarebbe auspicabile un allungamento a partire dal mese di maggio», giudicato «un inserimento più efficace e una operatività piena».
E ancora il disagio «dei poliziotti per le condizioni di lavoro che non consentono di svolgere serenamente e in modo pienamente efficace il proprio compito» più volte segnalato dai sindacati di categoria, come il SIAP lo scorso 23 giugno.