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Quando un film non muore mai

Philadelphia, Pennsylvania, inizio anni ’90. Andy (Tom Hanks) è un brillante avvocato, socio di un prestigiosissimo studio legale e benvoluto da tutti i suoi capi. Al contrario Joseph (Denzel Washington) si occupa di piccoli casi e lavora in televisione. Andy è omosessuale e da qualche anno convive con Miguel (Antonio Banderas), mentre Joe è sposato con una figlia. Il loro primo “incontro” si svolge in tribunale e li vede l’uno contro l’altro in una causa vinta infine da Andy, a cui viene offerta la possibilità di lavorare per un importante caso. Sarà però il suo ultimo momento di gloria perché viene scoperta una strana lesione sul suo volto, la prima di una lunga serie. Andy comincia, tuttavia, ad affrontare il caso, cercando di nascondere ai superiori i segni lasciati dall’Aids, ma viene licenziato. Il ragazzo, tuttavia, per far valere i proprio diritti si reca proprio da Joseph che, dopo un’iniziale titubanza, decide di affrontare il caso. Film molto commovente, Philadelphia dipinge benissimo la situazione degli anni ’90 quando la diffusione dell’ AIDS, che colpiva principalmente tossici e omosessuali, era all’apice. Questa pellicola cinematografica resta di straordinaria attualità per quel che riguarda i duri pregiudizi della società moderna e la fatalità di una malattia ad oggi ancora incurabile.
Ad arricchire il film, sono le musiche in apertura e in chiusura: Streets of Philadelphia di Bruce Springsteen (premio Oscar come migliore canzone) e Philadelphia di Neil Young (nomination per il medesimo riconoscimento).