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Proteste antigovernative in Siria. Spari sulla folla: 60 morti

Per la prima volta dall’inizio delle proteste la piattaforma di attivisti e dissidenti che a livello locale organizza la mobilitazione ha emesso un comunicato congiunto in cui si chiede la fine del monopolio del Baath, il partito al potere da quasi mezzo secolo, e l’instaurazione di un sistema politico democratico. Le proteste sono state convocate sui social network in tutte le città siriane.

A MIGLIAIA MANIFESTANO ANCHE AD ALEPPO -Migliaia di siriani sono scesi in piazza a manifestare oggi anche ad Aleppo, seconda città siriana e a nord di Damasco. Lo riferiscono i siti di monitoraggio Rassd e Now Syria che trasmettono anche su Twitter. Citando testimoni oculari, i siti precisano che il corteo di dimostranti si è diretto verso la centrale piazza di Salah ad-Din (Saladino), mentre un numero imprecisato di agenti in borghese delle forze di sicurezza ha fatto irruzione nella moschea Amina della città, malmenando i fedeli anche all’interno della sala di preghiera. Altri testimoni riferiscono di decine di manifestanti arrestati ad al Bab, sobborgo settentrionale di Aleppo.