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Per aggirare le leggi ora gli abusivi ricorrono al falso su ordinazione

Poi, a volte anche in base alle richieste dei clienti, andava in auto a prendere l’etichetta richiesta e la applicava a indumenti e borse: una sessantina le maglie trovate nell’auto, insieme a una ventina di borse e a diversi giubbotti.

L’espediente serviva all’uomo per evitare la denuncia per i falsi: ma non gli è servito, la polizia lo ha infatti denunciato, oltre che per introduzione nel territorio italiano di falsi, anche per ricettazione. Il senegalese aveva un regolare permesso di soggiorno emesso dalla questura di Treviso.

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