newsrimini.it

La coca pagata on line arrivava ai locali della Riviera. 10 arresti

Una rete fitta ma disarticolata, scoperta grazie alle intercettazioni, non gestita da un gruppo criminale mafioso. A capo c’era – secondo gli investigatori – un “triumvirato”che si occupava dell’acquisto di coca in Calabria, a Vibo Valentia; altri pensavano al trasporto in Puglia e allo smercio, poi, nelle località turistiche. Saverio Palumbo, di 45 anni di cerignola, Massimiliano Sabino Carbone, 43 anni, e Massimo Sabino Moscaritolo, di 38 anni, entrambi di Canosa di Puglia, si occupavano dell’approvvigionamento. Gli ordini di coca venivano fatti per telefono e pagati tramite vaglia postali on line o con l’utilizzo di paypal, sistemi, hanno riferito gli inquirenti, che presuppongono un certo rapporto di fiducia tra spacciatore e acquirente, in quanto il denaro era incassabile solo mediante la conoscenza, da parte del beneficiario, della password fornita dall’acquirente. Gli altri arrestati sono Matteo Compierchio, 48 anni, di
Cerignola, già detenuto, il foggiano Antonio Bruno di 60 anni,
i canosini Nicola Pepe, di 39 anni, e Giovanna Calciano, di 48
anni, entrambi già ai domiciliari, e coloro che in Romagna smerciavano la droga: un cerignolano, Domenico Lattanzio, di 46 anni, e un canosino, Walter Seccia, di 30. Le indagini furono avviate nel 2008, in seguito ad alcuni sequestri di cocaina a Canosa di Puglia.