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Sanità. Malata di cuore, rischia la vita per mettere al mondo il figlio

Ad aiutare la donna – che ha partorito lo scorso 20 luglio – i medici del reparto di cardiologia e quelli di ginecologia, neonatologia e trombologia, tutti impegnati a gestire nove mesi complessi durante i quali Naima ha dovuto sospendere le abituali terapie cardiologiche sostituendole con farmaci di monore pervasività.
Particolarmente difficile il passaggio dal quinto al settimo mese di gravidanza: a causa di un batterio, che ha provocato un’enterocardote, la donna è stata costretta al ricovero in cardiologia per 60 giorni.

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