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Omicidio in stazione. L’assassino confessa al Gip di non ricordare

Un gesto, tra l’altro, compiuto davanti all’altro figlio di otto anni, che rimane per ora affidato ad un centro di accoglienza del riminese, e al fratello dell’assassino, che vive a Torino. Il 42enne, che non ha mostrato alcun pentimento, ha ricordato però di essere sconvolto perché l’ex moglie voleva portare i figli ad Ariano Irpino per far vedere loro dove aveva lavorato, e lui sarebbe rimasto solo. L’omicida ha spiegato di aver concordato con l’ex moglie, badante nel modenese, una vacanza proprio per stare con i figli che non vedeva da un paio d’anni. Confermata la violenta lite nella notte precedente l’omicidio. L’uomo ha anche ammesso di aver portato con sé il coltello in stazione perché era sconvolto ma non ha saputo spiegare l’accanimento nei confronti della figlia con la quale ha sostenuto di avere un buon rapporto. Gli investigatori hanno ascoltato anche il fratello dell’ex moglie, giunto dalla Sicilia dove lavora e dove vive con la famiglia, che ha confermato il divorzio di un paio d’anni fa, e la facoltosa famiglia del modenese dove Fabiana aveva trovato lavoro.