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Romagnoli bocciati al volante. Le scuole guida sono qualificate?

Proprietà dell’esercizio, gestione diretta dei beni patrimoniali dell’autoscuola, una fedina penale pulita, diploma di scuola superiore, abilitazione alla professione di insegnante di teoria e istruttore di guida con esperienza comprovata di almeno due anni. Poi i locali idonei, parco veicoli, materiale per le lezioni teoriche e pratiche. Oltre a requisiti economici. Solo in queste condizioni, dopo trenta giorni, l’attività può iniziare. Dall’approvazione del decreto, in Provincia di Rimini ci sono state 5 richieste di licenza, non ancora concesse: 2 a Rimini, 2 a Santarcangelo e 1 a Bellaria.
In caso di irregolarità il titolare ha 15 giorni per presentare eventuali giustificazioni. Dopodichè la licenza può essere sospesa da uno a tre mesi o revocata, nei casi più gravi, per esempio se ci sono stati più di due provvedimenti di sospensione in un quinquennio. Le sanzioni amministrative vanno da 10.000 a 15.000 euro con immediata chiusura dell’attività. L’assessore alla mobilità Rossini, interrogato tre settimane fa in consiglio sui rischi della liberalizzazione delle licenze, ha dichiarato che la professionalità di chi gestisce le autoscuole non è da mettere in dubbio, visti i rigidi requisiti richiesti, piuttosto, sarebbero da ripensare i contenuti e la forma dei ‘quiz’ stabiliti dal Ministero.
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