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Scoperto un apparecchio per clonare bancomat

Due gli apparecchi rinvenuti dagli agenti: un dispositivo contenente una telecamera che inviava via radio le immagini ad una postazione mobile (probabilmente un’auto con a bordo un monitor o un computer portatile) situata a non più di 200 metri dalla banca, e un lettore dotato di microcip, capace di leggere il codice delle carte magnetiche, posizionato davanti al lettore vero del bancomat. Il primo dispositivo era forse munito di un microfono che ha permesso ai malviventi di ascoltare la chiamata al 113. Un uomo, infatti, poco prima dell’arrivo della pattuglia, ha cercato di rimuovere i due dispositivi, ma è stato interrotto dal cittadino che aveva chiamato gli agenti e con il quale ha iniziato una colluttazione. L’uomo è poi scappato all’arrivo della volante facendo perdere le proprie tracce. Sull’accaduto ora indaga il personale della squadra mobile di Rimini. L’utilizzo di queste apparecchiature per clonare le tessere magnetiche è molto frequente, e si concentra soprattutto nel fine settimana, quando le banche sono chiuse. Per ridurre i rischi di ritrovarsi con la carta bancomat clonata, è consigliabile servirsi il più possibile del solito sportello e osservare se presenta delle differenze o anomalie rispetto alla norma e nel qual caso chiamare subito le forze dell’ordine.