Le indagini sono partite proprio da quell’aggressione subito dopo la quale era stato fermato il protettore delle due prostitute. Dalle indagini è emerso che si trattava di un regolamento tra bande che operavano nella periferia di Bologna ma che usavano Rimini come base d’appoggio e come dormitorio. Al momento dell’arresto sono stati trovati 14 passaporti contraffatti, 20 cellulari con numerose schede e 9 mila euro frutto dei proventi della prostituzione.
La banda sgominata ieri ha portato alla liberazione di 15 prostitute tra cui una minorenne rimena di 16 anni, portata in Italia con false promesse di lavoro in locali pubblici e poi costretta a prostituirsi. Ora le donne liberate alloggiano in località protette.
Gli arrestati sono risultati tutti clandestini; si tratta di Molnar Wilcos 25 anni, e Doru Calin, 24, (sospettati anche di essere gli aggressori delle due prostitute a Rivazzurra di Rimini), Igor Gioboiarv, 25 anni e Maria Oliva Domciu, classe 85.