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Da piazza Cavour un urlo contro il terrorismo, contro tutti i terrorismi

I tre sindacati hanno firmato una dichiarazione congiunta di condanna per quello che viene definito “un terribile delitto contro la democrazia”. Marco Biagi (nella foto sopra), il professore bolognese vittime dall’attentato di ieri sera, viene ricordato come “valido studioso e consulente prezioso del Ministero del Lavoro”. Le segreterie sindacali porgono le condoglianze alla famiglia, e hanno indetto due ore di sciopero generale di tutti i lavoratori, da decidere localmente; invitando anche alla partecipazione alla manifestazione che si è tenuta a Bologna oggi pomeriggio.
E oggi alle 16 è stato convocato un Consiglio provinciale straordinario durante il quale è stato approvato all’unanimità un documento che respinge ogni attacco terroristico.
“Siamo costernati- ha dichiarato il presidente della provincia Ferdinando Fabbri (nella foto a destra)- davanti al colpo durissimo inferto alla istituzione dello Stato, colpendo un uomo integro. Vogliamo coinvolgere la nostra comunità in una reazione civile e democratica”.
E’ stato il Ministro dell’Interno Scajola a relazionare in Senato sul tragico omicidio di ieri sera. Giampaolo Bettamio di Forza Italia è stato eletto senatore a Rimini e ha dichiarato. “atti folli di questo tipo sono la conseguenza di una tensione, provocata ad arte sull’art.18”.

“Una cosa è parlare di articolo 18, un’altra di questa azione di terrorismo che cerca di creare collegamenti indebiti e non dovuti tra le due cose” ha sottolineato il sindaco di Rimini Alberto Ravaioli (nella foto a sinistra), al quale abbiamo chiesto il significato della sua presenza, questa mattina, in piazza Cavour.

Meris Soldati, segretario provinciale della Cgil, ha parole dure contro chi “vuole strumentalizzare le battaglie civili e democratiche dei lavoratori. Il nostro è un urlo contro il terrorismo, contro tutti i terrorismi” ha aggiunto

Un monito ad abbassare i toni arriva dalla Cisl “ultimamente c’è stata una forte esasperazione attorno ad alcuni temi caldi, dobbiamo avere tutti l’umiltà di fare un passo indietro” ha detto Stefano Gregnanin che sentiamo