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Giovane ucciso a Napoli per un ciclomotore: scappato a Rimini l’esecutore

L’episodio è stato al centro delle cronache nazionali nei giorni scorsi. Il giovane aveva reagito con veemenza al loro tentativo di rubargli il ciclomotore e la borsetta della fidanzata ed era stato aggredito da Pietro Amadori, 18 anni, e Giuseppe D’Arscillo, 23. A dare manforte ai balordi era poi intervenuto il complice 16enne.
E’ stato proprio il più giovane a sferrare il colpo fatale con il suo coltello a serramanico. D’Arscillo e l’esecutore materiale sono partiti il giorno dopo per Rimini, dove svolgevano da tempo saltuari lavori da muratore. Il 16enne è stato bloccato nella stanza d’albergo in cui alloggiava a Bellaria. Ad Afragola è rimasto solo il quarto complice, di 17 anni, che ha deciso di collaborare con la giustizia. Il suo racconto è tra gli elementi indicati dal pm nel provvedimento di fermo. Si attende ora la pronuncia dei giudici del tribunale e dei magistrati dei minori.